ULTIME NOTIZIE News
Cronaca
12.07.2016 - 21:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Il call center di Novazzano «posti di lavoro pensati per frontalieri che portano al collasso viario»

Ivo Durisch commenta la notizia dell'azienda con 150 posti. «Nella domanda di costruzione si parla di 4 persone per auto, una sfida non banale. Serve mobilità aziendale»

NOVAZZANO - Un nuovo call center, con 150 dipendenti, a Novazzano. Quale sarà l'impatto sul traffico, già caldo nella zona, e quanti residenti saranno impiegati? La prima domanda di costruzione inoltrata da chi installerà il call center parlava di 200 dipendenti, ed è stata respinta. La seconda è scesa a 150 lavoratori, e stando alla risposta del Municipio a un'interrogazione di Verdi e Insieme a Sinistra, da una prima analisi della relazione tecnica essi sarebbero suddivisi in due turni, e giungerebbero in quattro per auto. Perciò il numero di posteggi previsti sarebbe al massimo di 36. «Questo è fattibile, ma solo se la ditta si impegnerà per promuovere la mobilità aziendale e il car pooling», ci dice Ivo Durisch, dei Cittadini del territorio. «Quando, come nel caso di Novazzano, si attivano dei cittadini, noi siamo contenti perché le azioni locali sono le più efficaci. Come associazione interveniamo solo in seconda battuta se è il caso. È chiaro che con 36 parcheggi bisogna assolutamente che la ditta si attivi per promuovere in alternativa al car pooling anche dei bus navetta, altrimenti i lavoratori cercheranno altre soluzioni sul territorio. Da parte del datore di lavoro considerare che si venga sempre in 4 per auto è una sfida non banale. Ricordiamoci che oggi la media è di 1.1 occupanti per auto!». «Dal punto di vista territoriale è positivo il fatto che, come in questo caso, si riutilizza uno stabile esistente», aggiunge. «L'importante è che non si generi un aggravio di traffico insostenibile per una zona residenziale, come quella dove sorge lo stabile. Per questo abbiamo consigliato ai cittadini di Novazzano di insistere proprio su quell'aspetto». E per quanto concerne i residenti, ci sarà posto solo per frontalieri? «Non lo so, nell'interrogazione si dice che in merito a un eventuale dumping saranno competenti i sindacati», risponde Durisch, che si è fatto una sua idea. «L'ubicazione vicino alla dogana e il tipo di lavoro mi paiono tipici di un'azienda che viene in Ticino a sfruttare la manodopera frontaliera a basso costo e il fatto che in Ticino si pagano meno contributi sociali e tasse rispetto all'Italia. Verosimilmente sono posti creati per personale non residente, ossia remunerati poco. Metterei però l'accento sul fatto che questi lavoratori non rubano il posto di lavoro a nessuno, dato che questi posti vengono creati apposta per loro». «L’arrivo di questo tipo di industrie, che sfruttano fiscalità concorrenziale (con l’Italia) e manodopera a basso costo, contribuisce comunque alla saturazione del territorio e al collasso viario del Mendrisiotto e di tutto il Sottoceneri e questo è un problema. Fino a quando questa situazione sarà sostenibile? Un altro aspetto che non consideriamo mai è il tipo di attività svolta. Non è meglio che questo tipo di attività, sostanzialmente dei servizi, trovi spazi da riutilizzare in una città dove la vicinanza ai trasporti pubblici è assicurata?», si chiede Durisch
Tags
novazzano
lavoro
auto
center
durisch
call
tipo
cittadini
frontalieri
lavoratori
© 2024 , All rights reserved