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11.08.2016 - 18:180
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Lugano dice no a due ricorsi

Il Municipio non ricorrerà né contro la tassa di collegamento né contro la sentenza del Consiglio di Stato in merito alla tassa sul sacco

LUGANO - La Città di Lugano ha deciso di non ricorrere né contro la tassa di collegamento né contro la decisione con cui del Consiglio di Stato relativamente alla tassa sul sacco. Per quanto concerne la tassa di collegamento e le modifiche della Legge sui trasporti pubblici, si è valutato un ricorso al Tribunale Federale, invece, come spiega una nota, l’Esecutivo ha voluto tenere conto della volontà della popolazione luganese, che ha accolto le proposte del Cantone in votazione lo scorso 5 giugno con una maggioranza del 53%, e si riserva di impugnare le singole decisioni di assoggettamento e di tassazione. La decisione è stata presa dal Municipio a maggioranza, con contrari al ricorsoo Marco Borradori, Michele Foletti e Cristina Zanini Barzaghi (PS), mentre erano a favore i liberali Michele Bertini e Roberto Badaracco (assenti invece durante la votazione Angelo Jelmini e Lorenzo Quadri). Dopo aver esaurito le vie di ricorso cantonali, sarà comunque possibile il ricorso in materia di diritto pubblico anche contro le singole decisioni di assoggettamento e di tassazione. In tale contesto sarà possibile invocare la violazione del diritto federale, quindi anche contestare la non conformità con il diritto federale, delle normative dalle quali la decisione discende. La decisione è stata presa dal Municipio a maggioranza. Per quanto concerne la raccolta dei rifiuti, il 12 luglio il Consiglio di Stato aveva parzialmente accolto due ricorsi contro la decisione del Consiglio Comunale del 30 giugno/2 luglio 2015 relativa al nuovo Regolamento sulla raccolta dei rifiuti, emendato rispetto alla proposta del messaggio municipale n. 8978. In particolare, il Legislativo aveva rinunciato a introdurre una vera e propria tassa sul sacco, optando per una tassa corrispondente al prezzo di costo dei sacchi. Tale tassa, secondo il Governo, non è causale e non è incitativa, violando quindi il diritto federale. Quanto alla tassa base, secondo il Consiglio di Stato, necessita di distinzioni più articolate, perlomeno per quanto attiene al numero effettivo di locali di un'abitazione, rispettivamente per rapporto al numero di persone che vi abitano. Il Municipio ha preso atto del fatto che quanto adottato dal Consiglio comunale non è conforme al diritto federale in vigore e alla relativa giurisprudenza. Tenuto inoltre conto del fatto che un eventuale ricorso della Città allungherebbe ulteriormente i tempi per l'adozione di una regolamentazione sui rifiuti, tuttora mancante, il Municipio ha deciso di non impugnare la sentenza. In tempi brevi sarà allestito un nuovo messaggio municipale
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