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Cronaca
03.03.2017 - 20:450
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Bruschi passa al contrattacco. "Mi vogliono togliere due dicasteri? Ho inoltrato ricorso al Consiglio di Stato"

La vicenda nasce da prove fotografiche di una decisione non presa all'unanimità, ma per il candidato leghista "o sono degno di fiducia per tre dicasteri o non lo sono per nessuno dei tre".

BELLINZONA - Flavio Bruschi non ci sta: rivuole i suoi dicasteri, e per questo si rivolge al Consiglio di Stato. La vicenda, che riguarda il candidato leghista per l'Esecutivo Bellinzonese (ora siede in quello di Giusbiasco con la casacca del PS), parte dal momento in cui gli viene tolto il ruolo di membro dell’Ente del Parco del Piano di Magadino. Secondo il Municipio, si tratta di una decisione all'unanimità: Bruschi ha voluto documentare che così non è stato, fotografando col cellulare la prova che la nomina sia avvenuta per tre voti a uno, e inviando l'immagine a due membri della gestione. Da qui, il putiferio: Bruschi avrebbe violato gli obblighi istituzionali contravvenendo all’obbligo di riserbo. Il Municipio ha presentato un'“Istanza di intervento” nei miei confronti, alla Sezione degli enti locali (SEL), e nonostante l'ente abbia semplicemente richiamato Bruschi, l'Esecutivo gli ha tolto due dei suoi tre dicasteri, quello della socialità e quello dell’acqua potabile. Aveva preannunciato un ricorso al Governo, e così ha fatto, come annuncia in un'email. "Con il presente informo che ho inoltrato ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Municipio di Giubiasco di togliermi la gestione di due dei tre dicasteri". A suo avviso, la "decisione è senza argomenti e non motivata se non da febbre preelettorale. Addirittura si pretende che questa improvvida decisione, nemmeno intimatami nei corretti modi, sia da subito esecutiva senza essere cresciuta in giudicato e senza intimarmi i mezzi di ricorso per potermi opporre. Il Municipio, a quaranta giorni dalla fine della legislatura, non riteneva più di avere sufficiente fiducia nei miei confronti e quindi ha deciso di volermi togliere la responsabilità dei dicasteri". Ma, "se fosse per una questione di fiducia mi si dovrebbe spiegare perché mi si lascia la conduzione del Dicastero informatica. O sono degno di fiducia per tre dicasteri o non lo sono per nessuno dei tre". Tornando sulla vicenda dell'Ente del Parco del Piano di Magadino, sostiene che "se qualcuno in Municipio rompe la collegialità non confermandomi la rappresentanza in un consesso, è giusto che si assuma le proprie responsabilità. Nel mio caso, oltre a ciò, mi si vuole anche sanzionare togliendomi la conduzione di due dei tre dicasteri" Secondo il mio consulente di Bruschi, il ricorso ha effetto sospensivo sulla decisione del Municipio di Giubiasco: una decisione prima di essere esecutiva deve crescere in giudicato, dunque se ciò non è successo non ha effetto. "È con uno stato di rincrescimento quello che mi accompagna nella stesura di queste parole ma sono purtroppo costretto a difendermi. Il tutto nasce dal fatto che i colleghi di municipio hanno rotto la collegialità non confermandomi una nomina dopo sei anni di lavoro serio e apprezzato nel gruppo di conduzione del Parco del Piano di Magadino", termina Bruschi, allegando la copia del ricorso al Consiglio di Stato.
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