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22.03.2017 - 17:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Medico luganese subappalta un picchetto a un collega di oltre frontiera?

La voce è giunta a socialisti e comunisti di Lugano, che ora indagano e chiedono lumi su come viene organizzato il servizio dei medici definiti di turno

LUGANO – Un medico di picchetto, ovvero colui che si chiama quando si ha bisogno durante i festivi, subappalta come se niente fosse il suo turno a un collega, addirittura residente in Italia. È solo una voce, per il momento, che è giunta all’orecchio del gruppo socialista in Consiglio Comunale a Lugano. Marco Jermini,  Simona Buri, Carlo Zoppi, Raoul Ghisletta, Tessa Prati, Demis Fumasoli e Antonio Bassi vogliono saperne di più, e interrogano il Municipio luganese.

Nel testo che hanno inviato, si capisce che il sistema di picchetto, che deve essere garantito dall’Ordine dei Medici, non è sempre di facile organizzazione. Tutti i medici, infatti, ”indistintamente dalla loro specializzazione, sono tenuti a partecipare attivamente ai turni di picchetto. In realtà ciò non è possibile poiché non tutti questi attori sanitari sono dei generalisti e quindi dotati di una sufficiente esperienza per assumere correttamente questo compito”.

I Comuni possono avere delle convenzioni per il servizio, ma non sono obbligati. A quanto risulta agli scriventi, il Luganese è stato diviso in due. “Per quanto riguarda il Malcantone, è stata stipulata all’inizio del decennio una convenzione fra il Circolo Medico e i Comuni. La convenzione prevede il mantenimento di una organizzazione specifica per il Malcantone”:  “il funzionamento del picchetto viene diretto da un medico responsabile che è anche l’interlocutore al quale i Comuni e gli altri attori sanitari possono rivolgersi per eventuali segnalazioni, osservazioni e proposte. Il costo a carico dei Comuni è stato fissato a fr. 1.50 per abitante (popolazione finanziaria) e viene destinato a coprire le spese di indennità di picchetto, della centrale e le spese vive. I Comuni ricevono un rendiconto annuale sull’attività eseguita”.

Mentre per quanto concerne “invece il resto del Luganese, in particolare la Città di Lugano, non ci è dato a sapere se esiste convenzione analoga e quali condizioni valgano”.

Ed ora è giunto il pettegolezzo riguardo il subappalto del medico. Ovvero, “un medico “ticinese” operativo nel Luganese a cui era stato assegnato un preciso turno di picchetto abbia subappaltato (da intendersi: non ha versato tutta la parcella a chi ha lavorato per lui) le prestazioni (che gli erano state assegnate dal Circolo medico e state pagate anche dalla Città di Lugano) a un professionista italiano residente in Italia”.

Quindi, i consiglieri comunali vogliono sapere:

"1) Esiste una convenzione fra la Città di Lugano e il Circolo medico del Luganese, atta a garantire la presenza durante i giorni festivi e notturni di medici appropriati sul suo territorio?
2) Se sì, da quando esiste?
3) La convenzione implica anche un versamento da parte della città di Lugano di un contributo annuo al Circolo medico di Lugano per garantire l’organizzazione e lo svolgimento dei picchetti medici sul suo territorio?
4) Se sì, a quanto ammonta tale contributo annuo?
5) Vi sono le premesse (per l’importo finanziario e/o per la durata) affinché questa convenzione sia sottoposta al vaglio anche del Consiglio comunale?
6) Il Municipio è a conoscenza e se del caso conferma l’informazione da noi ricevuta circa un “subappalto” di prestazioni mediche (pagate anche dalla Città) da parte di un medico “ticinese” a figura professionale frontaliera con scarsa conoscenza della realtà locale?
7) Se sì, la situazione in cui ha operato il medico “ticinese” è andata oltre la legalità o no (in particolare aveva il medico frontaliero un’autorizzazione ad esercitare risp. a lavorare)?
8) Se sì, quali passi ha intrapreso il Municipio per denunciare a chi di competenza l’infrazione commessa?
9) Il medico “ticinese” ha svolto o svolge altra attività retribuita per la Città di Lugano?
10) Se sì, intende il Municipio prendere misure contro questo medico “ticinese”?
11) La città di Lugano chiede al Circolo medico di Lugano un resoconto dell’attività svolta durante ogni anno?
12) Se no, intende farlo in futuro?
13) Se sì, si può avere copia dei resoconti per il 2015 e il 2016 ricevuti?"
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