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Cronaca
26.04.2017 - 09:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Inasprita la pena al docente di Arbedo, che non farà comunque un giorno di carcere

Il Procuratore Pubblico pare intenzionato a non ricorrere, così come l'avvocatessa di alcune piccole vittime. L'uomo non potrà lavorare a contatto coi minorenni per 10 anni

ARBEDO – Da 14 a 24 mesi, ma sempre con la condizionale, dunque l’uomo non sconterà un giorno di carcere. Ieri è stata inasprita la pena inflitta ai danni del docente di scuola elementare di Arbedo, colpevole di aver abusato durante gli anni di alcuni suoi allievi.

Corte di appello e di revisione penale ha quasi raddoppiato la pena, però la sostanza, in fondo, cambia poco: l’uomo è libero, dopo aver scontato qualche tempo di carcerazione preventiva.

Interpellato dal Corriere del Ticino, il Procuratore Pubblico Nicola Respini ha fatto sapere che non pensa di ricorrere contro la sentenza, e lo stesso vale per l’avvocatessa che tutela gli interessi di cinque giovani vittime. Essa si è detta soddisfatta, ora bisogna vedere che cosa farà la difesa, altrimenti una vicenda fra le più tristi legate alla pedofilia in Ticino potrebbe chiudersi, almeno dal punto di vista penale. Infatti le conseguenze su chi ha subito le attenzioni particolari del maestro non terminano certo con i 24 mesi sospesi.

Nel dettaglio della sentenza, si legge come le piccole vittime accertate furono tre e non cinque, e l’uomo è stato  prosciolto dalle accuse di coazione sessuale. Rimane, in ogni caso, l’interdizione per 10 anni a lavorare coi minori.
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