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13.05.2017 - 14:390
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Bertini, "se il personaggio fosse stato meno controverso..."

Il Municipale luganese torna sull'annullamento del concerto di Bello Figo. "Non fosse stata una proposta controversa, mi sarei fatto in quattro per garantire la sicurezza. Si è optato invece per la prudenza"

LUGANO – L’annullamento del concerto di Bello Figo continua a far discutere. Al di là del personaggio e del valore delle sue canzoni, che è soggettivo e che può piacere o meno (anche se dai commenti che si stanno leggendo, il 21enne rapper non raccoglie molti consensi…), le modalità con cui si è deciso di non far svolgere la serata stanno facendo discutere.

Bastano, hanno scritto in molti, quattro volantini con la svastica per far desistere le autorità e il locale?
Quest’ultimo ha deciso di organizzare una serata a entrata libera con tema antirazzista. Il suo responsabile ha precisato di come Bello Figo fosse già venuto al WKND e che la cosa non avesse procurato alcun problema, ma che ora la contrastata notorietà del cantante ha inciso.

Dalle colonne de La Regione, Michele Bertini, titolare del Dicastero polizia della Città di Lugano, ha detto la sua, un’altra dichiarazione che probabilmente farà discutere. “Sono rattristato dal fatto che chi si nasconde dietro l’anonimato e l’estremismo sia riuscito a raggiungere i suoi obiettivi”, esordisce. Ma poi: “non fosse stata una proposta controversa, mi sarei fatto in quattro per garantire la sicurezza in nome della democrazia. Ma in questo caso il personaggio è discusso e in base all’analisi di organizzatori e Polizia si è optato per la strada della prudenza”.
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