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Cronaca
29.06.2017 - 22:390
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Lunedì sarà una serata incandescente. L'UDC, "non approviamo né il Consuntivo né le nomine al LAC. Municipio lassista, prima vanno chiariti i dubbi"

Per Galeazzi, Bühler e Bassi "non si può tacere davanti a quanto emergo dall'audit sul LAC-gate. I professionisti scelti sono competenti, il nostro voto non è solo una protesta bensì un atto di rispetto verso i cittadini"

LUGANO - Quella di lunedì sera si prospetta sin d'ora una serata difficile per il Consiglio comunale di Lugano. All'ordine del giorno vi saranno infatti due temi importanti come il voto del Consuntivo 2016 e la nomina, dopo mesi di discussioni, dei membri del Consiglio Direttivo del LAC.

L'UDC ha fatto sapere in giornata che non approverà né i conti né le nomine di Salvatoe Caruba e Hans Koch. Il motivo è spiegato in un j'accuse al Municipio, che era stato preceduto da una richesta di audit esterno a tutti i Dipartimenti dopo le irregolarità sui mandati emerse relativamente al LAC.

"Il Gruppo UDC, come già indicato a mezzo stampa durante le scorse settimane, e anticipato con uno scritto al Municipio in data 15 giugno, scritto rimasto lettera morta, non approverà né il messaggio relativo al Consuntivo né le nomine in agenda", si legge nella nota.

"Per quanto riguarda il Consuntivo, l’UDC cittadina riconosce la correttezza formale e il merito del Municipio per lo sforzo attuato al fine di contenerne il disavanzo nell’anno in questione. Non essendoci tuttavia ancora piena luce per quanto attiene alla gestione dei mandati che concernono il Polo culturale (LAC/DAC) riteniamo col nostro voto contrario di contestare quello che si può facilmente definire un LAC-gate. L’atteggiamento dell’Esecutivo, a dir poco lassista, che non ha ancora ritenuto di prendere alcun sacrosanto provvedimento nei confronti di coloro che scorrettamente amministravano e amministrano i soldi pubblici, grida vendetta al cielo".

"Il nostro voto contrario non è dunque determinato da una semplice protesta ma dalla ferma convinzione che non si possa tacere di fronte a evidenze talmente inquietanti e grossolane. I risultati emersi dall’Audit interno evidenziano numerose e palesi violazioni della Legge sulle commesse pubbliche (LCPubb) e delle Ordinanze municipali". Le idee sono chiare: "prima dunque che il LAC guadagni l’indipendenza gestionale dal Legislativo comunale a mezzo della forma di Ente autonomo, l’UDC ritiene che tutti i dubbi debbano essere fugati e tutti i provvedimenti che si impongono debbano essere messi in atto. Pertanto il nostro gruppo non approverà le nomine, seppur i professionisti in questione abbiano dimostrato il loro valore e la loro competenza".

Per Galeazzi. Bühler e Bassi "questa nostra decisione è un atto di rispetto nei confronti della cittadinanza e deve come tale deve perdurare nel tempo fino a quando il Municipio non avrà sanato una situazione grottesca all’interno del Polo culturale, che non rende merito all’investimento che i luganesi hanno pagato e che continueranno a pagare".

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