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Cronaca
06.10.2017 - 12:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

"C'è un lavoro stagionale per lei, a Sankt Moritz. Ci vada". "E le mie figlie di 11 e 16 anni?". "Sono abbastanza grandi per cavarsela da sole"

Un dialogo del genere, surreale quanto si vuole, è avvenuto realmente: sola con le ragazze adolescenti, percepisce meno di 3'000 franchi per mantenere tutte e tre. E, pensa la perdita dell'aiuto, deve trasferirsi. La soluzione? Provare a rivolgersi ancora al suo Municipio

BELLINZONA – Che il mercato del lavoro in Ticino viva un momento difficile, non è una novità e dirlo non sorprende nessuno.

Spesso chi si sente trascurato o trattato ingiustamente scrive ai media, posta sui social, cerca di far sentire la sua voce. E, anche se tutte le storie sono complicate per chi le vive, ce ne sono alcune che colpiscono per la loro assurdità.

Se hai delle figlie adolescenti, con cui vivi da sola, e ti offrono un lavoro in un altro Cantone, sei obbligata ad andarci, pensa la perdita di quel poco che percepisce.

È la vicenda raccontata da una donna, che ha a carico le due figlie, due ragazze adolescenti di 11 e 16 anni. Non lavora, ha pochi, pochissimi aiuti dallo stato, un totale di 2’264 franchi, per vivere in tre.

Non ha diritto alla disoccupazione, le dicono, e allora prova con l’assistenza, che le domanda comunque di inviare parecchie lettere, 36 al mese, per trovare lavoro. Lo fa, perché evidentemente vuole trovare un’occupazione che permetta di mantenere in modo dignitoso sé stessa e le ragazze.

Ma la sorpresa amara viene quando il suo Comune le dice che per lei un lavoro ci sarebbe. Stagionale, meglio comunque di nulla. Il problema? È a Sankt Moritz. Deve accettarlo, sennò niente più indennità.

La donna precisa di avere a carico le due figlie, che sono minorenni, e le viene risposto che sono grandi abbastanza per potersela cavare da sole. Non sappiamo se la signora ha accettato il lavoro, ma qualsiasi decisione appare essere quella sbagliata: perdere gli aiuti, oppure lasciare le figlie, in un’età non delle più facili, in balia di sé stesse?

“Ma che schifo sta diventando il Ticino!”, ha esclamato lei, quando le è stato dato l’aut aut.

TicinoLibero si è informato sulle possibili situazioni, perché una storia del genere appare davvero incredibile. Il Comune della donna (che non conosciamo) sta applicando in modo doscutibile delle norme esistenti. L'unica via per la giovane è rivolgersi ancora al suo Municipio, facendo presente che a a carico due ragazze minorenni.

Attendiamo sviluppi...
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