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Cronaca
07.02.2018 - 17:220
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Buon carnevale a Lugano. Dai molinari al LAC al premio Nobel per Bosia Mirra, dai consigli per Ada Marra al brandy di Junker, fino al Maracanà e alla... Valascia

Nel suo discorso di apertura, che vi anticipiamo, il re Sbroja sottolinea soprattutto le assenze. Giustificate quelle di Ignazio Cassis, "impegnato in una missione che richiede grande abilità e poi ospite alla Pro Tell" e di Levrat, "che fa e disfa per farci entrare in Europa, ma noi..."

LUGANO – Tempo di carnevali in tutto il Cantone, con i re che prendono le chiavi delle Città e diventano per un po’ regnanti a tutti gli effetti, “scacciando” i politici. A Lugano però al Re Sbroja resta un po’ di delusione… avrebbe voluto infatti diverse personalità ad acclamarlo, ma registra diverse assenze.

Le ha sottolineate nel discorso con cui aprirà la festa luganese, nella speranza, per lui, chissà, che cambino idea (ovviamente, detto in tono scherzoso, ndr). In esclusiva, vi riportiamo alcuni stralci dal giornalino “Sbroja”.

“Oggi speravamo nella visita della nostra Doris e del nostro Ignazio, quest’ultimo fresco di nomina a Palazzo federale. Ma impegni inderogabili, vietano loro di presenziare! Quando Juncker chiama, Doris corre! Possiamo comprendere: è difficile sottrarsi  al caldo abbraccio del Presidente della  commissione UE. Probabilmente, il fascino che emana è inebriante come un brandy invecchiato, del quale, il buon Jean Claude, è ottimo intenditore e consumatore!”, inizia.

Cassis a suo dire è giustificato. “Ci è pervenuta una nota dal Dipartimento affari esteri, nella quale
ci si comunica che il Ministro è attualmente impegnato in una importante missione che richiede grande abilità nel ”gioco delle tre carte”. Poi, dovrà partecipare ad una gara di tiro a segno, organizzata dalla Pro Tell, di cui, come sappiamo, è membro attivo!”.

Come lui, anche Levrat, di cui però Re Sbroja avrebbe desiderato la presenza. “Ma ci corre pure l’obbligo di scusare l’assenza di Christian Levrat, anch’egli impegnato nel “fare e disfare”, per farci entrare in Europa dalla porta di servizio! Grazie Presidente, ma noi preferiamo rimanere in portineria!”.

Vorebbe anche Lisa Bosia Mirra, “impegnata come sappiamo, nella sua opera altamente umanitaria in favore dei  diseredati della Terra! Ultimamente ha compiuto un estenuante tour de Suisse, per prestare soccorso alle numerose vittime dell’apartheid, in Svizzera non ancora sconfitto! Non osiamo immaginare i pericoli affrontati per sfuggire alle orde del Ku Klux Klan, che come sappiamo, nel nostro Paese rappresenta un grande problema. Il Popolo Sbroja, proporrà  la Bosia-Mirra al Nobel per la pace!”.

Poi, “come dimenticarci dell’Ada Marra, e della campagna anti burka? La kompagna si sta dando da fare affinché le donne possano mascherarsi a piacimento. Insomma l’Ada vorrebbe che fosse sempre carnevale e che il gentil sesso fosse obbligato a celare le sue grazie. Logicamente, quando Madre Natura non è stata generosa – nei confronti della compagna Marra non lo è stata di certo – ecco trovata la soluzione. Coprirsi interamente da capo a piedi per la gioia del Profeta. Siccome noi siamo di tutt’altro parere, invitiamo l’Ada a trasferirsi, in compagnia di qualche altro integralista “nostrano”,  in quei paesi dove le donne contano meno del due di picche a briscola! Quando si dice favorire l’emancipzione femminile! Ada, ma per favore ! O cambia partito oppure religione;  sposati un bel muezzin, acquistati un cammello e occupati di cucinare il cuscus come si deve, altrimenti sai”.

Insomma, caustico, come ci si attende da un giornalino di Carnevale. Ma non sono solo le assenze i temi trattati.

L’attualità a Lugano tocca da vicino l’aeroporto, “i sudditi hanno scoperto che con le sole cadreghe non è possibile volare!”. Per non parlare del piano viario, e “sarebbe una grave dimenticanza non parlare del Maracanã che sorgerà fra non molto a Cornaredo. Uno stadio che darà lustro alla nostra città, degno di un campionato che ci viene invidiato ovunque. Giostreranno sul campo stelle di prima grandezza, da far impallidire i più blasonati giocatori”. Gli incassi del tutto esaurito alle partite? Serviranno per finanziare il Locarno e la nuova Valascia.

Dove andranno però gli autogestiti del Molino? “In proposito, il mio ciambellano ha ricevuto una e-mai,
nella quale sta scritto che la cül-türa alternativa, deve trovare degna collocazione! Quindi, udite udite, ad ospitare questi ambasciatori dell’intelletto, sarà il LAC”.

Infine, un immancabile accenno al tema dell’anno, a livello cantonale: Argo 1. Insomma, neppure a Carnevale c’è tregua per Beltraminelli…
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