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Cronaca
16.03.2018 - 14:010
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Non solo il treno dei frontalieri... "I vantaggi della galleria di base sono azzerati. 52 minuti da Lugano a Chiasso!", Pantani interroga il Consiglio Federale

Non solamente la linea che collega Varese a Lugano dà problemi, ma si registrano ritardi importanti anche nel Basso Mendrisiotto. La leghista: "Balerna e Chiasso hanno un buon traffico di passeggeri, ma si ha l'impressione che FFS e TILO stiano indebolendo la posizione delle due stazioni"

MENDRISIO – Se Marco Romano chiede lumi al Consiglio Federale su quel che ha intenzione di fare per AlpTransit, invitando ad accelerare i tempi, la collega leghista Roberta Pantani si preoccupa della mobilità su rotaia del Mendrisiotto.

Infatti, la linea Lugano-Varese non è per nulla decollata (anche se di treno si tratta e non di aereo…) e continua a causare problemi anche al resto del Ticino. È di pochi giorni fa il clamoroso episodio che ha fatto sì che alcuni passeggeri dovessero addirittura scendere dal treno, fermo, a Maroggia. Le FFS hanno dato una versione diversa, affermando che “due viaggiatori della composizione di coda aprono con la leva d’emergenza una porta del treno, lato autostrada. Tutti i clienti della suddetta composizione scendono dal treno e si avviano in direzione stazione di Maroggia. Il macchinista del treno assicura di non aver aperto le porte dall’interno e i filmati della polizia dei Trasporti lo confermano”. Tant’è.

Comunqe, Pantani è preoccupata e ha scritto a Berna. I problemi non nascono solo dalla linea dei frontalieri, bensì anche dal nuovo orario, dalla cui introduzione “i collegamenti ferroviari per il Basso Mendrisiotto sono insoddisfacenti. Da dicembre 2017 infatti, il tempo medio di percorrenza tra Chiasso e Lugano è aumentato: a Mendrisio è talvolta necessario cambiare treno (con utilizzo del sottopassaggio dal binario 4 al binario 1), numerosi sono i convogli che sostano per 6 minuti per sdoppiare o raddoppiare i convogli da/per Varese, e le coincidenze, in caso di ritardi dall'Italia, non sono garantite”.

I problemi maggiori si riscontrano nel Basso Mendrisiotto, in particolare sui convogli provenienti dalla Svizzera Interna. “Il vantaggio della galleria di base è azzerato dal fatto che la maggior parte dei treni InterCity si ferma a Lugano. Ad esempio, l'IC 887 che parte alle ore 19:32 da Zurigo ed è spesso utilizzato da pendolari, tra cui numerosi studenti ticinesi con l'abbonamento Binario 7, ha come stazione termine Lugano (sebbene poi magari prosegua come composizione vuota e chiusa fino a Chiasso). Per continuare in direzione sud bisogna attendere a Lugano il TILO 16 minuti, scendere a Mendrisio e attendere altri 8 minuti il TILO per Chiasso. Pertanto chi arriva alle 21.48 a Lugano necessità di ben 52 minuti per coprire la tratta fino a Chiasso (25 km)”.

“Chiasso e Balerna hanno un buon traffico medio di passeggeri, favorito anche dalla presenza di posteggi a disposizione degli utenti del treno (P+R). Malgrado ciò, si ha l'impressione che FFS e TILO stiano indebolendo la posizione delle due stazioni, che rappresentano realtà consolidate nel panorama del traffico regionale. Il problema è sentito”, spiega Pantani, che chiede al Consiglio Federale:

“1. qual'è la strategia futura delle FFS in merito alla stazione internazionale di Chiasso?

2. cosa si intende fare per migliorare i collegamenti da e per il Basso Mendrisiotto, tenuto conto anche dei numerosi utenti che fanno capo alle FFS?

3. con l'apertura della galleria di base del Ceneri, quali saranno i tempi di percorrenza medi da Chiasso a Zurigo e viceversa e con quali cadenze orarie?”.
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