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Cronaca
21.03.2018 - 21:020
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Di nuovo! Un'altra casa anziani sotto accusa. Sospeso un capo cure, "chi denuncia quel che non va viene mandato via". Dall'aumento delle cadute a una pastiglia fatta ingoiare con l'involucro

Donato Zanetti, dopo aver chiesto chiarimenti sulla lunga e dolorosa vicenda terminata con l'estrazione dell'involucro dalla gola dello sfortunato anziano, è stato sospeso dal Municipio. "Il direttore stesso si è detto vittima di mobbing. C'erano dei comportamenti che mettevano in pericolo gli ospiti"

MINUSIO – Case anziani, tutto bene? Parrebbe proprio di no, anzi. A scuotere ora l’opinione pubblica è un caso che arriva da Casa Rea a Minusio, dove l’ormai ex capo cure Donato Zanetti è stato sospeso per aver chiesto notizie in merito a un incredibile errore, ovvero l’aver fatto ingoiare a un anziano una pastiglia con l’involucro.

Il Municipio ha deciso di sospenderlo, e Zanetti si è rivolto a Tuti Rossi per tutelarsi legalmente, deciso a vuotare il sacco. Non tutto, infatti, a Casa Rea, funzionava come doveva.

La vicenda dell’anziano è la più grave. "L'anziano si è lamentato per la sofferenza che gli cagionava l'involucro conficcato nella trachea" scrive Zanetti. "È stato quindi portato al pronto soccorso dove il medico della clinica ha eseguito tutti i controlli, ma non ha trovato nulla. La sofferenza è tuttavia continuata assieme ai suoi lamenti. Proprio per questi lamenti, 5 mesi dopo l'anziano è stato sottoposto a una TAC che ha rilevato la presenza di un corpo estraneo nelle vie respiratorie. Ciononostante c'è voluta ancora una settimana affinché Casa Rea potesse inviare l'anziano in sala operatorio il 26 febbraio 2018, affinché tramite un intervento sotto anestesia totale la pastiglia con il blister potesse essere estratta". Insomma, un iter lungo e doloroso per l’uomo.

A una riunione di direzione, Zanetti, che già aveva denunciato un aumento vertiginoso del numero di cadute, cercando di identificarne i motivi, oltre a grosse carenze che a suo dire avrebbero potuto mettere in pericolo la salute degli anziani, chiede spiegazioni del caso. Siamo a marzo. La lettera dice che il direttore Paride Ponzio si è mostrato infastidito, e ha detto di aver parlato coi dipendenti e di non aver riscontrato alcun errore.

Ed è arrivata la sospensione da parte del Municipio per Zanetti, che indignato scrive: “chi fa ingoiare pastiglie agli anziani senza toglierle dall’involucro e chi li protegge resta, chi chiede l’applicazione dei protocolli per salvaguardare la salute degli anziani, a Minusio deve fare fagotto. Chi segnala le disfunzioni alla Casa Rea di Minusio viene mandato via; chi commette errori anche gravi rimane”.

Ma c’è di più. In una conversazione privata, aggiunge l’ormai ex capo cure, il direttore Ponzio aveva affermato di “essere al centro di un’operazione di mobbing allo scopo di eliminare i dipendenti che non sono d’accordo”. Zanetti addirittura sarebbe stato accusato di aver regalato una bicicletta al Segretario comunale “affinchè si rifiutasse di avviare un’inchiesta”, e riferisce di frasi ben poco edificanti rivolte a una infermiera (“è ora che inc----o questa ragazza”).

Ora vuole difendersi, scrive, “dai soprusi del Municipio”, anche per rispetto degli anziani.

Un altro caso, altre segnalazioni, un’altra casa per anziani sotto accusa. E si prosegue, purtroppo.
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