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Cronaca
12.04.2018 - 09:150
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:51

Oltre Gottardo per lavoro, parla una giovane. "Lascio il Ticino con un senso di leggerezza. Il nostro è un bel Cantone... per turisti! Sono pronta a rischiare, almeno non devo campare con paghe da fame"

Una ragazza che ha appena trovato un posto di lavoro in Svizzera Interna ci racconta la sua vicenda. "Dopo l'apprendistato, sono finita in disoccupazione". Ma anche oltre Gottardo non è stato facile, "ho inviato tantissimi curriculum, dicevano che avevano scelto qualcuno di più qualificato"

LOCARNO – Partire dal Ticino, il proprio Cantone, quasi con un senso di liberazione, nonostante si lascino qui gli affetti. Una storia come tante, quella di una giovane ragazza (nome noto alla redazione), che ha finalmente trovato, dopo un numero enorme di curriculum inviati, un posto di lavoro in Svizzera Interna. Ritornare? Un domani, forse, chissà.

Tra emozione e voglia di cominciare, ci racconta la sua vicenda, una come tante, ripetiamo, o forse a lieto fine, perché lei un posto l’ha trovato, “che mi permetterà di viaggiare in tutta la Svizzera e conoscere la nostra nazione”. Anche se non è stato semplice.

Sceglie sin da subito una via particolare, infatti ha un diploma come Polydesigner 3D, e sa benissimo che “questo rende tutto più difficile, perché in Ticino c’è veramente poco”.

Finito l’apprendistato, si ritrova in disoccupazione. “Già li mandavo candidature in Svizzera Interna, ma quasi sempre la risposta era: abbiamo trovato qualcuno più qualificato... Fino a che un mese dopo mi è stato proposto dal consulente di fare il PPP, ovvero il Percorso Pratico Professionale, che è uno stage della durata massima di sei mesi, un progetto per giovani che hanno appena terminato la scuola o l'apprendistato. Così ho trovato e sono partita oltre Gottardo per migliorare le conoscenze di tedesco e le capacità lavorative”.

Impara, e continua a cercare. “Nell’arco di tempo di questo stage ho mandato almeno 100 candidature almeno il 95% in Svizzera Interna. Ho quasi sempre ricevuto la medesima risposta, cioè che c'erano persone più qualificate, oppure colloqui da cui poi non mi facevano più sapere niente o ottenevo prove di lavoro al quanto strane”.

“Terminato lo stage, sono tornata in Ticino, li ho cominciato a mandare candidature ovunque, anche in Ticino, ma senza esito. Finché non ho ricevuto la risposta per questa azienda. Sono andata a fare il colloquio e lo stesso giorno volevano che firmassi il contratto, ho chiesto prima però di fare una prova di lavoro e al termine di quella giornata ho firmato”. La svolta è dunque arrivata, dopo tanta attesa! “Facendo la ragazza alla pari avevo anche migliorato il mio tedesco, volevo mantenerlo”.

La sua carriera sta quindi per decollare davvero, ma com’è lasciare casa propria e i propri affetti? “Come dico sempre, il Ticino è un cantone stupendo... Per un turista, ed è ciò che voglio fare! Me ne vado da questo cantone con un senso di leggerezza, chiaramente non è facile perché qui ho la mia e famiglia e il ragazzo. Ma voglio cogliere questa esperienza come un accrescimento per me stessa. Non so ancora se tornerò in Ticino, ho molti sogni nel cassetto, raggiungibili (quasi come tutti i sogni) con un budget. Quindi se riuscirò a risparmiare, magari tornerò come indipendente. Mi piace l'idea di rischiare, ma almeno non devo campare con paghe da fame”.

Paola Bernasconi


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