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Cronaca
22.05.2018 - 13:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

"Hai dovuto ritirare tua figlia dalla mia scuola", "hai detto 'stasera mia moglie accontenterà i presenti' e andavi in escandescenze". Caos fra D'Urso e Sassi Ceresola, parte una denuncia

Dopo l'annuncio della bocciatura del piano alternativo del MAT, si è scatenata una diatriba social fra il suo direttore e alcuni membri dell'UDC, in particolare Galeazzi e la presidente. D'Urso le ha fatto rettificare la parte relativa alla moglie, ma in ogni caso ha deciso di adire per vie legali

LUGANO – Attorno al MAT è caos. La scuola dovrà lasciare la sua sede, ma il suo direttore, Mirko D’Urso, è stato coinvolto in un’accesa diatriba con alcuni esponenti dell’UDC cittadino, con toni che sono saliti ben presto.

Il tutto è partito dalla decisione, appunto, del Municipio di Lugano di non approvare il progetto alternativo della scuola, che dunque entro pochi anni dovrà trovare una nuova sede. D’Urso stesso, in un’intervista al nostro portale, aveva chiesto di non tener conto esclusivamente della sua figura. “Scuramente c’è l’aspetto che io non sono una persona facile, dato che dico quel che penso, un pregio e un difetto assieme, quindi Mirko D’Urso a tanti politici non sta simpatico in modo particolare. Quanto meno, sono schietto, sincero e trasparente, credo che determinate mie prese di posizione abbiano influite. Ma non bisognerebbe mischiare D’Urso con le sue idee politiche a quello che è il MAT, un centro di formazione apolitico, apartitico, molti nostri insegnanti non sono di sinistra, ci sono ciellini, atei, buddisti ci sono insomma insegnanti e allievi di destra e di sinistra!”

Aveva detto. Probabilmente, parlando di prese di posizione sapeva di essere andato giù pesante in alcune circostanze. Poco dopo infatti Tiziano Galeazzi, consigliere comunale democentrista, ha scritto su Facebook che il direttore del MAT non deve chiedere aiuto alla loro fazione, che ha abbondantemente schernito sui social, bensì ad altre più vicine a lui.

Da li si è scatenato il pandemonio, con D’Urso che ha accusato il partito di essere arriva “al punto di consigliare caldamente la presidente del vostro partito di Lugano di togliere sua figlia dal MAT (era una nostra allieva storica e tra l’altro brava) perché il proprio direttore era di sinistra”.

A questo punto, ovviamente, è intervenuta Simona Sassi Ceresola. "Caro Mirko D’Urso possibile che invece di cercarti un nuovo spazio per il tuo Mat Movimento Artistico Ticinese (consapevole da anni che dovrai lasciare il sedime), da te ampiamente definito apolitico, continui ormai da tempo a coinvolgere la sottoscritta ed i membri del partito, a quale pro? Oltre che per farti notare, anche per screditare l’UDC? Mia figlia era una tua allieva finché ha scelto di esserlo poi, vuoi che a 10 anni preferiscano cambiare attività, vuoi che perdevi facilmente le staffe, picchiavi i pugni sul muro, davi in escandescenze e dicevi un sacco di volgarità alla fine ha voluto smettere...Personalmente dopo una lezione porte aperte “ragazzi c---o non così” e dopo una festa di Natale al Temus quando ubriaco “stasera mia moglie accontenterà i signori presenti per ringraziarvi” avrei risparmiato il costo del corso di teatro molto tempo prima! Confermo quanto da te asserito, noi non vogliamo promuovere tanta arte e cultura".

D’Urso ha deciso di adire per vie legali, non prima di aver chiesto a Sassi Ceresola di modificare il post: infatti, la versione che attualmente si vede, non cita l’episodio del Temus, per esempio. La moglie del direttore del MAT si è ribellata, rivolgendosi alla presidente dell’UDC scrivendo che “comunque volevo ringraziarla pubblicamente per aver parlato di una donna diffamando la mia immagine senza nemmeno porsi il dubbio delle ripercussioni....io non mi permetterei mai di mettere in cattiva luce una donna, specialmente in un momento come questo dove le donne vanno tutelate. Lei ha preso una frase detta da mio marito in mia presenza in modo scherzoso per screditare me o mio marito, fa poca differenza. Io non posso che farle i miei complimenti. Quanta saggezza talvolta nasconde il genere femminile....”. Al che la replica è stata “cara signora posso immaginare il suo stato d’animo, sono rimasta molto male dopo certe battute da parte di un Direttore nonché suo marito alla festa di fine anno in presenza di allievi, impiegati e genitori, ed altrettanto male per certe affermazioni assolutamente non veritiere e commenti senza nemmeno avermi informata...Voi potete e gli altri no? Da noi vige la democrazia...”.

È stato proprio l’accenno alla moglie ad aver fatto arrabbiare D’Urso, che ha deciso di adire per vie legali nei confronti di Sassi Ceresola, la quale fa notare che in ogni caso al momento de ritiro dalla scuola della figlia lei non era attiva politicamente. Per il direttore del MAT, la questione non è fra due entità come la scuola e il partito, ma fra due persone.
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