ULTIME NOTIZIE News
Cronaca
16.08.2018 - 16:190

Tu che dormi sulla panchina, come sei arrivato lì?

Un uomo con le gambe piegate cercando una posizione comoda, il suo sacchetto di averi e tante domande...

LUGANO – I senzatetto non stanno aumentando, dice Lorenzo Quadri a ticinonews. E ribadisce che nessuna persona regolarmente domiciliata in Svizzera può finire, letteralmente, senza un tetto.

Ma quella foto, che sta girando per il web, fa male. Un caso, due caso, cento casi, mille casi? Non lo sappiamo. Non conosciamo la storia di quest’uomo, che alla mattina presto è stato sorpreso dormire su una panchina del lungolago.

Una persona che sembra portare con sé i suoi averi, in un sacchetto posato a terra vicino a lui. Ha le gambe ripiegate, come per cercare una posizione comoda, anche se con il rigido legno della panchina sembra difficile.

Aveva una casa, una famiglia, un lavoro, degli amici, insomma, una vita? Si alzava presto la mattina per recarsi al posto di lavoro, rideva e scherzava coi colleghi, si fermava in pausa pranzo, telefonava alla moglie, poi riprendeva e tornava a casa, magari con un’auto, maledicendo il traffico? La sera la passava davanti alla tv, oppure usciva al bar, per un bianchino con gli amici? Metteva a letto i figli?

Chi lo sa. E se sì, quando ha cominciato a andar tutto male, il posto di lavoro a essere in pericolo, il licenziamento realtà, oppure una malattia, le fatture che divenivano angoscia? Non possiamo saperlo.

Come abbia perso tutto, non possiamo dirlo. Non siamo neppure certi di quello che avesse. Certamente andare a dormire su una panchina, dove passano in molti, vuol dire essere disperati, non volersi nemmeno nascondere. Forse, farsi vedere perché ormai non c’è modo per chiedere aiuto.

Qualcuno pensa al turismo. Certo, un’immagine del genere non è bella, ma non sarà questa a fermare i vacanzieri. Saremmo noi a doverci fermare.

Magari realmente questa persona non è domiciliata in Svizzera. Se ne è andata, per mille ragioni, ed è arrivata qui ma evidentemente non ha trovato l’Eldorado. Forse non esiste neppure, perché non ha carte, permessi, documenti. È invisibile per la burocrazia, diventa visibile quando dorme, appunto, sulla panchina del lungolago.

Un’immagine che è un pugno nell’occhio e deve far riflettere su cosa non va. Come si può arrivare lì? Eppure, a volte, è un attimo. Basta chiedere a chi si è rifugiato nelle case d’accoglienza, per esempio. Chi è riuscito a fermarsi un gradino sopra la panchina, quanto meno con un tetto sopra la testa. Le parabole della vita, che tu abbia colpa o no, possono colpire forte.

Potrebbe interessarti anche
Tags
panchina
lavoro
persona
mattina
casa
svizzera
casi
amici
posto
posizione
© 2024 , All rights reserved