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Cronaca
20.08.2018 - 09:000
Aggiornamento: 21.08.2018 - 20:47

Foto del Ticino povero. Una vecchietta ruba i vestiti dai cassonetti della Caritas

Una signora sui 70-80 anni prende dei vestiti che sono stati donati, in teoria, per altre persone bisognose. La sua è vergogna a chiedere?

PREGASSONA – Due cassonetti della Caritas, una signora sui 70-80 anni (copriamo il volto per pudore e rispetto della donna) che, chinata, getta vestiti in un sacco per portarseli via.

Siamo a Pregassona e questa foto ci viene inviata da un lettore che vive lì vicino. Non è affatto la prima volta, ci racconta, che vede persone rubare i vestiti donati alla Caritas, anche se i cassonetti in teoria sarebbero pensati in modo che non si possa prendere nulla.
Cosa dire? Si potrebbe iniziare sostenendo quanto non sia una bella azione prendersi degli abiti che sono comunque destinati a persone bisognose, regalati per quello scopo.

Già, si potrebbe. Ma è inevitabile pensare al motivo che spinge la donna, già anziana, a farlo. Potrebbe essere pura avidità, ci auguriamo davvero non sia così: cadrebbe tutto il discorso, come il rispetto per lei.

Più probabilmente, ne ha bisogno. E non sapendo dove andare a prendersi abiti, non potendoseli permettere, li ruba a chi come lei non ne ha. Forse si vergogna a entrare nel giro di coloro che vengono regolarmente aiutati dalla Caritas, come a render pubblico il suo stato di indigenza e di bisogno. Per molti, è ancora un tabù, non chiedono aiuto. Piuttosto sprofondano.

Rubare non è mai giusto, non si può affermarlo. Come il senzatetto che dorme sulla panchina sul lungolago di Lugano, questa signora rappresenta il Ticino che non piace a nessuno, che si cerca a volte di non vedere ma che c’è. Il Ticino povero.

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