l'appartamento di Pregassona
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05.11.2018 - 16:150

Ci sono altri casi-Pregassona. "La preoccupazione è che si parli solo quando è troppo tardi"

Beltraminelli ha risposto a due atti parlamentari, spiegando cosa deve fare un docente in casi sospetti. E bacchetta la cassa pensioni, "dovrebbero stare attenti agli inquilini. Forse qualcosa cambierà"

PREGASSONA – Una ventina di cani, rifiuti che coprivano il pavimento, che stavano ovunque. Il caso di Pregassona, di qualche settimana fa, è ancora ben chiaro nella mente di tutti. Oggi Paolo Beltraminelli ha risposto agli atti parlamentari di Giorgio Galusero e di Tiziano Galeazzi sul disagio sociale, insistendo in particolare sull’importanza della prossimità. “Ma in quel caso non ha funzionato”, ha insistito Galusero.

“Ricordiamoci che non sempre disagio equivale a assistenza. Ci sono casi di assistenza che manifestano disagi, ma il problema va spesso al di là di essere nel sostegno sociale. La conoscenza del disagio è diverso fra cantoni e comuni, assieme si può sempre arrivare a una radiografia più precisa. Galusero voleva favorire cantonalizzazione, siamo dell’avviso che la prossimità sia assolutamente importante”, precisa il Ministro. 

“Al di là del caso che ha toccato tutti, già successi, non ci sono quartieri ghetto dove non si può entrare. Ci sono problemi sociali, di integrazione e tante volte al di là del problema sociale sono di natura sanitaria o di altro tipo. Il tipo di intervento è molto differenziato, va dall’aiuto finanziario a tutela, che sia amministrativa o educativo laddove il bene primario dell’educazione dei figli deve essere garantito se non ci riescono le famiglie”.

Situazioni analoghe a quelle di Pregassona (dove il Consigliere di Stato vive e che dunque dice di conoscere abbastanza bene) ci sono, anche se è difficile quantificarle, perché dipende dagli indicatori che si tengono in considerazione. 

In particolare, Beltraminelli ha insistito sui casi in cui ci siano minorenni, come in quello che ha fatto partire gli atti. “I docenti sono tenuti a segnalare allievi che mostrano comportamenti o raccontano fatti successi o mostrano segni di trascuratezza. La loro attenzione non manca, ed è molto importante. Essi poi fanno partire una segnalazione all’istituto scolastico, se è il caso ci si rivolge ai servizi sociali o alle autorità di protezione. Importante è sempre coinvolgere i genitori. Maltrattamento vuol dire tante cose, dalla trascuratezza alla negligenza all’abuso psicologico, fisico o sessuale. Ogni docente è formato appositamente su queste tematiche e per applicare le disposizioni fa capo alla direzione dell’istituto scolastico o a un team di docenti. Raccolte di volta in volta le informazioni necessarie si cerca di coinvolgere i genitori per avere un quadro completo e valutare come procedere”. Importante sottolineare, precisa, come i servizi sociali possono chiedere l’intervento di un’autorità e in quel caso hanno la facoltà di intervenire anche contro la volontà delle persone. 

Se vi sono animali, come a Pregassona, essi nel caso vengono sequestrati, visitati e curati da un veterinario, poi dati in adozione. Per gli ex proprietari può scattare il divieto di tenuta.

“Questi casi fanno riflettere e ci dicono che dobbiamo insistere con la rete sui comuni. Sottolineo ancora il ruolo della prossimità, anche solo per parlare con gente in situazione di disagio. La preoccupazioneè che nessuno parla per poi chiedere aiuto quando la situazione già compromessoa. Per fortuna anche società di volontariato”. Ma non sempre bastano.

Per quanto concerne i proprietari di molti palazzi in cui vivono cittadini con disagi, il Consigliere di Stato fa notare che, essendo una cassa pensione, dovrebbe mostrare più interesse alle necessità degli inquilini. Al momento sta cambiando l’amministratore e si augura che possa essere diverso, “secondo le notizie che ho potrebbe forse essere un ente pubblico a occuparsi di questi appartamenti. Non è vero che le persone con disagio vengono indirizzate agli stessi imprenditori, ma spesso la gente in difficoltà ricorre a questi appartamenti, che sono parecchi”.

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