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Cronaca
30.12.2018 - 17:590

Cani (e gatti), che paura i botti. Ma coccolarli non è positivo

L'animale deve sentire la presenza e la compagnia del padrone, ma gli esperti consigliano di non assecondarlo troppo nella sua paura. Deve essere libero di nascondersi ed avere a fianco a sé oggetti familiari

BELLINZONA – Per i nostri amici a quattro zampe, Capodanno non è certamente la notte preferita. I botti sparati per celebrare il passaggio dell’anno infatti li spaventano, creando situazioni di stress e panico. Captano infatti i rumori il doppio dell’essere umano, e il rumore, a lui sconosciuto, è un trauma.

Cosa fare per aiutarli? Numerosi i consigli di esperti. "La loro prima volontà “, spiega afferma Sergio Bottino, coordinatore dei servizi extra-veterinari di Ca' Zampa e veterinario, “è di cercare un luogo dove rintanarsi, aspettando che le cose ritornino alla normalità. Un proprietario attento dovrà procedere su due fronti, anticipando ed affrontando poi la situazione. Basta seguire delle accortezze in modo da attenuare la reazione molesta del pet avendo consapevolezza del suo comportamento". 

“Il proprietario dovrà tenere il cane in sicurezza, dargli modo di raggomitolarsi nella sua cuccia o tenerlo al guinzaglio vicino a lui. Non è necessario né consolarlo, né dargli premi in cibo o carezze. Il cane deve trovare dentro di sé le risorse per superare il disagio e sentire che il proprietario è tranquillo e indifferente. Se alla sua agitazione si aggiungesse anche quella dell'uomo, aumenterebbe solamente l'inquietudine", aggiunge Bottino, anche se non è certamente facile. Consolarlo vorrebbe infatti dire assecondare la sua paura, e se avesse una situazione di ansia quando i padroni non ci sono, andrebbe in panico. 

Se si è in casa, si potrebbe mettere la cuccia nella zona meno esposta ai rumori. Nei casi peggiori, ci sono dei calmanti omeopatici. Ideale è tenere la bestiola in casa, libero di girare per casa, in modo che non rischi, dalla paura, di procurarsi lesioni. Avere a fianco a sé una ciotola con acqua e del cibo può essere utile, non perché desidererà bere ma perché le sue cose famigliari sono un aiuto. Nel caso in cui desideri nascondersi in un luogo dove di solito non lo si lascia entrare, si dovrebbe fare un’eccezione.

Per non rischiare di farlo vomitare, si potrebbe lasciare il cane a digiuno per qualche ora prima dei botti. 

I rumori esterni, se si è in casa, possono essere attutiti alzando il volume della tv o della radio.

L’educatore cinofilo Luca Scanavacca, chiede di non lasciare solo l’amico a quattro zampe: ‘È nei momenti di difficoltà che il nostro cane ha bisogno di noi e cerca la nostra presenza. È un gesto di responsabilità e di amore profondo quello di restargli accanto, magari rinunciando a un chiassoso ultimo dell’anno, per trascorrere una serata serena e silenziosa che ci dà la dimensione del rapporto tra noi e il cane. Non abbiamo bisogno di doverci stordire in feste rumorose che la mattina del primo gennaio non lasciano nulla, se non le tracce della paura del nostro cane che non faranno altro che scatenare in noi un forte senso di colpa”. Rimanere con loro e distrarli può essere importante, anche se appunto l’eccesso di coccole può essere dannoso. 

Lo stesso, in sintesi, vale anche per i gatti. In ogni caso, bisognerebbe essere certi che l’animale sia dotato di microchip o di qualcosa che permetta di riconoscerlo: se le cose si mettessero male e la paura lo facesse allontanare dal padrone e da casa, si saprebbe come riportarlo.

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