CHIASSO – Senza una base legale non si può far nulla, secondo la Polizia addirittura servirebbe collocarli in un centro che possa aiutarli e curarli: non bastano gli appartamenti protetti. E la popolazione si lamenta.
A Chiasso si parla per l’ennesima volta degli schiamazzi in Piazza Indipendenza, che aprono però un discorso più ampio, ovverossia quello di un gruppo di persone, notoriamente tossicodipendenti, che sono stati collocati in appartamenti nel Quartiere Soldini. Passano le serate in piazza, e spesso urlano, litigano, vengono alle mani, bevono, si drogano. Lo riferisce La Regione.
Il comandante della Polizia Regione 1 Nicolas Poncini spiega come le sue pattuglie intervengano spesso. Loro possono solo provare a calmare gli animi, controllare i documenti: ma comunque si sa chi sono, sempre le medesime facce.
Un gruppo che vive di tossicodipendenza, che in fondo nessuno vuole, perché, come sottolinea Poncini, dovunque viene collocato crea problemi, gli stessi che lamentano i cittadini di Chiasso, oltre a mettere in piedi traffici di stupefacenti. La soluzione, ripete, sarebbe un centro dove seguirli. “Queste persone per la maggior parte del tempo non sono in grado di autogestirsi e oltretutto generano anche dei ‘traffici’ collaterali”, spiega amaramente, “ma noi abbiamo le mani legate. Il 90% del problema è sociale”. Ed è questo a far riflettere.
Queste persone, ha sottolineato il sindaco, non frequentano il centro diurno dell’OSC e non sono richiedenti l’asilo. Fuori da ogni gruppo, insomma, fuori da qualsiasi inquadramento sociale, solo tipi complicati, tossicodipendenti, un problema sociale di marginalità.