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12.06.2019 - 11:560
Aggiornamento: 12:12

"Chiuso per vandalismo". Inciviltà a Comano: "Ma la gente del paese ama i nostri negozi. Se chi è stato mi chiedesse scusa..."

Giovanni Riva martedì ha trovato una brutta sorpresa: la vetrina della sua macelleria scheggiata e tentativi di scassinamento alla porta. Una bottoglia di Prosecco potrebbe risolvere il giallo. "Io intanto devo tener chiuso per quattro giorni"

COMANO – Chiuso per vandalismo. Giovanni Riva un paio di giorni fa ha trovato una bruttissima sorpresa quando, come sempre, si è recato alla sua macelleria di Comano per aprire.

È lui stesso a raccontarci, pur non potendoci permettere di pubblicare immagini, visto che il caso è in mano alla Polizia Cantonale e alla Scientifica, quanto successo. “Sono stato via nel weekend, fino a sabato sera era tutto apposto, stessa cosa domenica perché è sceso mio figlio in macelleria. Ma martedì, quando ci sono andato io, verso le 6.30, 6.45 come di consueto per preparare il banco, ho trovato un casino”.

Ovvero? Una vetrina scheggiata, atti di vandalismo sulla stessa, tentativi di scassinare la porta. “E pure una bottiglia di Prosecco che chi ha fatto questo ha bevuto. Ora la Polizia, che abbiamo ovviamente chiamato, sta lavorando cercando di prendere queste persone. Hanno sforzato la porta ma non sono riusciti a entrare: non so se desideravano rubare qualcosa oppure solo fare danni e vandalismi”.

È la prima volta che a Giovanni Riva succede qualcosa di simile. “Sono due anni che lavoro a Comano, ho trovato gente bravissima e bellissima. Devo dire che sono rimasto molto male a trovare quel che è successo. Mi ha ferito sia essere stato attaccato sia il danno materiale, veramente”.

Non aveva mai avuto problemi, e non dubita di nessuno. “Da nessuna parte ho mai avuto problemi, ma qui a Comano in modo particolare, sono contenti del nostro lavoro, e tengono molto ai negozi di paese”.

Per tre sere c’erano feste di paese. “Non so se sono state persone che erano lì. Non ho nessun minimo sospetto, purtroppo. La Scientifica cercherà di capire se sulla bottiglia di Prosecco ci sono delle impronte”.

Riva sarebbe felice se chi è stato si presentasse da lui. “Se venissero a dirmi, per esempio, che erano ubriachi e hanno fatto un danno, mi farebbe piacere. La vetrina, la serratura e la porta sono da sistemare, purtroppo mi costano facendomi restar chiuso fino a venerdì mattina: soldi che perdiamo perché non lavoriamo mentre alla fine del mese le fatture vanno pagate. Poi stanno per chiudere le scuole e la gente poi fugge in vacanza. Se queste persone si presentassero, chiederei loro solo di pagare i danni materiali che mi hanno causato facendomi tener chiuso per quattro giorni”.

Non vede l’ora di riprendere a lavorare e non teme altri episodi. “La mia coscienza è pulita e con la gente di Comano non ho mai avuto problemi: secondo me è stato qualcuno non del paese”.

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