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Cronaca
17.10.2019 - 18:500

"Da quando i frontalieri sono più qualificati, gli svizzeri storcono il naso". Lo youtuber che invita a riflettere: "L'uomo ricerca la felicità, non criticate"

Riccardo Zanetti ha voluto analizzare il fenomeno del frontalierato. Ha detto che ssi sono 60 milioni, poi non ha trovato svizzeri che gli parlassero: "È palese che non siano contenti, vedi chi ha fatto una campagna politica paragonandoli a topi"

CHIASSO – Il mondo degli youtuber aumenta sempre di più, e così ogni tanto arriva qualcuno che, armato di cellulare, o nel caso migliore di telecamera, a cercare di capire qualche fenomeno. In molti ragazzi italiani hanno parlato dei frontalieri, e lo ha fatto anche un giovane, Riccardo Zanetti.

Tralasciando che inizialmente ha detto che i frontalieri sono 60 milioni, evidentemente un errore, si è chiesto “chi sono e perché esiste questo fenomeno”.

Per farsi aiutare, si è recato presso cambiovalute.ch, il primo cambio online, dove cambiano lo stipendio. “Lavorare in Svizzera è attrattivo perché lo stipendio è molto più alto. Per esempio, una donna delle pulizie di livello semplice è di 2784 franchi, 2552 euro”, gli spiega il responsabile.

“Il doppio!”, ha esclamato Zanetti. Che con due calcoli ha scoperto che, con uno stipendio medio di 3'000 franchi, ogni mese i frontalieri portano in Italia 180 milioni di franchi.

“Quali lavori fanno?”, ha chiesto poi. “Qualche anno fa l’impiego medio era meno specializzato, adesso ci sono lavoratori con diversi tipi di ruoli, da manager d’azienda a medico, direttore di banca. La specializzazione è salita. E il loro numero sta aumentando”, gli ha detto il responsabile di cambiovalute.ch.

Zanetti ha provato a interpellare degli svizzeri: nessuno ha voluto parlare con lui, dice. “Ma è palese che non siano contenti della situazione, tanto che dei partiti abbiano fatto campagne sul fatto che gli italiani rubano il lavoro, dipingendoli come ratti che rubano il formaggio”, ha sottolineato, tirando dunque in ballo la famosa campagna dell’UDC.

Poi ha analizzato: “Il problema è il dumping, gli italiani sono disposti a accettare stipendi più bassi perché da noi costa meno la vita. Ma la disoccupazione in Ticino è bassa, non c’è un problema. Però finchè facevano solo i lavori che gli svizzeri non volevano fare andava bene che ci fossero i frontalieri, adesso sono più qualificati, per cui storcono il naso”.

Per concludere con una massima: “L’uomo per istinto si spinge sempre alla ricerca della felicità, per cui prima di criticare lo straniero ciascuno dovrebbe pensare”, rivolto ovviamente a noi svizzeri.

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