Economia
07.12.2017 - 20:020
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Il mercato labile delle interinali: così prestano personale in Svizzera e Italia, senza permessi
Riportiamo il possibile caso irregolare di un'agenzia, con sede in Svizzera, che dal 2009 usa un modus operandi: ha una trentina di impiegati, soprattutto frontalieri, che presta a ditte di oltre confine ed anche svizzere. Ma non ha l'autorizzazione della SECO...
BELLINZONA – Il mondo delle agenzie interinali è spesso sotto accusa, citato anche da Giorgio Fonio di recente nella risposta al PLR.
C’è anche chi elude le regole, per collocare personale. Il portale ticino-politica riporta del caso di un’agenzia (di cui non facciamo nomi) che ha al suo attivo una trentina di dipendenti frontalieri che presta in Italia e non solo.
Per esempio, sta facendo lavorare un uomo, residente nel Comasco, presso una casa di moda nel Mendrisiotto, così come è gemellata con un’azienda milanese. Inoltre, tramite noti siti Internet di ricerca personale è spesso alla ricerca di nuovi profili da inserire e poi da “prestare” a ditte italiane.
Dov’è il problema? È un’attività assolutamente legale, se si ha l’autorizzazione della SECO per operare.
Ma questa agenzia non ce l’ha: è facile vederlo poiché la SECO stessa mette a disposizione online l’elenco di chi può svolgere questo “prestito”, e l’agenzia in questione non figura. Eppure, a quanto pare, svolge il suo operato dal 2009. Per ottenere il sì della SECO, bisogna mostrare di avere le competenze necessarie per la funzione e diuna quota di capitale a garanzia del pagamento degli stipendi dei lavoratori. Questa agenzia lo fa?
Se non è iscritta, probabilmente no. Eppure “presta” personale in Italia, ignorando le norme italiane dato che di fatto è in territorio svizzero (ma i lavoratori sono quasi tutti frontalieri), e in Svizzera.
Un mercato, quello delle interinali, che appunto presto oltrepassa il labile confine della legalità, e questo pare essere un caso.