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24.07.2018 - 10:000
Aggiornamento: 25.07.2018 - 15:39

"Disoccupato non vuol dire lazzarone o disposto a farsi umiliare"

L'appello di una donna ai datori di lavoro: "rispettate chiunque, come un essere umano. A volte, prove su prove..."

 

BELLINZONA - Spesso ci piace raccontare le piccole storie singole dei ticinesi: chi cerca lavoro, chi lo trova, chi lo offre, per andare oltre ai numeri che parlano di una situazione comunque positiva sul mercato del lavoro con però tanti casi di difficoltà.

Dalla pagina Facebook di Ticino&Lavoro, vi proponiamo l'appello di una signora, pacato e educato, ai potenziali datori di lavoro.

Eccolo, dopo i ringraziamenti a Giovanni Albertini e a chi porta avanti questa associazione:

"Ho conosciuto molte persone in vera difficoltà, io stessa lo sono stata, a volte ho ancora periodi duri da affrontare, ma che hanno avuto un gran cuore e si danno da fare come possono per alleggerire i momenti difficili di molti di noi. 

Non posso non avere stima e comprensione per coloro che dedicano tempo gratuito a fare questo. Io stessa faccio un lavoro sociale che mette continuamente in primo piano l'aiutare il più debole. In questo gruppo ho trovato delle belle opportunità, ho cercato di prendere spunto per crearne, ho trovato brevi lavori che mi hanno ridato un po' di dignità.

Purtroppo ho trovato anche persone irrispettose, che approfittano e che non sanno minimamente cosa significa la serietà, la professionalità, la correttezza, perché non hanno capito ancora che prima o poi, può toccare anche a loro. 

Ecco, per questa gente provo pena, si, perché se non riescono a mantenere un impegno, poverine, allora non hanno nemmeno rispetto per il lavoro che c'é stato per realizzare quell'impegno, per le persone che hanno investito tempo e magari pure soldi. Ma non ce l'ho con loro, semplicemente non ce la fanno, vivono così, perennemente nel caos, che é normale trattare tutti in modo confusionale. 

Beh, a voi dico che essere disoccupato non vuol dire essere disposti a piegarsi ad ogni richiesta, a farsi umiliare, a farsi calpestare, pur di guadagnare qualche franco. Non siamo tutti lazzaroni e mantenuti; c'é chi come me, s'impegna, mette passione, si rimette in gioco stravolgendo le poche certezze, non banalizza e non eslcude mai niente, ma si aspetta meriti, educazione e anche un minimo di stipendio. 

Spesso si fanno prove, prove e prove, e bisogna continuamente rincorrere i propri soldi, elemosinare qualche ora, magari dopo una giornata passata a farti insultare da quelli che sono i tuoi clienti . 

Questo mi rammarica, ma fosse diverso, allora forse non avremmo bisogno di questa pagina... e nemmeno staremo qui a parlarne. Chi offre lavoro, abbia l'umiltà e la consapevolezza di rispettare chiunque, come essere umano. Non sei capace? Beh, puoi sempre imparare..."

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