ULTIME NOTIZIE News
Economia
30.10.2018 - 17:560

I tempi lunghi della rendita AI, la vergogna a chiedere l'assistenza. "Se avessi un cognome..."

Un utente racconta le sue disavventure, tra certificati medici persi e attesa per sapere quanto gli sarà dato. Nel frattempo? "Se vado in assistenza mi pare di chiedere la carità"

BELLINZONA – Attese lunghe prima di ottenere una rendita di invalidità. Un anno, 11 mesi. E chi non può permetterselo? Se non beneficia di disoccupazione e non lavora, può chiedere un aiuto all’assistenza. Quando poi verrà decisa la rendita AI, i soldi anticipati verranno restituiti.

Ma andare a bussare alle porte dell’assistenza per molti non è facile. C’è qualcosa che blocca. E si vuole avere l’AI, perché se non si sta bene si ritiene di averne diritto. Nel frattempo, si va avanti coi risparmi di una vita, anche se il tutto influisce sullo stato di salute.
A mettere sotto le luci dell’attenzione lo spinoso tema di quanto bisogna attendere, in caso di conclamata invalidità, per avere una rendita (che non è automatica), e del pudore a chiedere l’assistenza, è lo sfogo via social di un utente ticinese, che sta già facendo il giro dei portali online.

I commenti sono pieni di delicatezza, e si invita il protagonista a rivolgersi senza remore all’assistenza, che non si fa assolutamente nulla di male.

Come già fatto da altri, riprendiamo per intero il post, una storia di vita scritta in modo delicato e che sicuramente può far riflettere:

“Ultimamente sono molto sfigato , dopo anni sono stato messo a beneficio dell'assicurazione AI, con tanto di tessera ma il mio problema, è che al momento non percepisco alcuna rendita. 

Hai voglia dire che i soldi non fanno la felicità ma fanno riempire la pancia, pagare la cassa malati , il debito del mio 2 locali, le tasse, la luce, le fatture mediche, le fatture dell'automobile, le fatture della farmacia, telefono, TV, assicurazione auto, assicurazione della casa... .

L'assicurazione Ai mi ha spedito una copia della lettera, dopo un mio sollecito telefonico, dicendo che la mia cassa pensione, ha fatto opposizione, alla percentuale della mia malattia. Ieri dopo svariate telefonate della mia psicologa, siamo venuti a sapere che nemmeno la mia cassa pensione ha ricevuto la lettera ( non ci sono più i servizi postali, di un tempo ). 

Ora l'assicurazione AI trasmetterà nuovamente la lettera alla cassa pensione ( ma le cose importanti, che devono ricevere una risposta, non si spediscono per raccomandata ?).

 Quindi di sicuro, per ricevere la mia rendita, passeranno ancora un mese, se tutto va bene, mentre se ricorrono, andremo per il nuovo anno. Quando i soldi li devi pagare, le scadenze devono essere rispettate, quando li devi ricevere, è sempre un punto interrogativo.

 In questo mio travaglio di malattia, sono andati persi, svariati certificati medici, sia spediti per posta che consegnati a mano. 

Morale della storia, so che mi devono dei soldi ma non so quanti, riceverò anche i retro attivi quando non si sa. Non vorrei andare a chiedere l'assistenza, anche se è un mio diritto, perché mi sembra di chiedere la carità.

Ma con il centro del calcolo a Cornaredo , possibile che ci voglia tutto questo tempo? Sono malato di nervi, questa situazione mi crea ansia, disturbi del sonno e dire che siamo in Svizzera e sono un cittadino Svizzero. 

Non voglio essere razzista e non mi arrabbio con gli stranieri ma se avessi un cognome”.

Potrebbe interessarti anche
Tags
assistenza
rendita
assicurazione
soldi
cassa
fatture
lettera
pensione
certificati
stato
© 2024 , All rights reserved