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15.01.2019 - 09:000

Per un frontaliere, dai 300 ai 1'000 franchi in meno al mese

Uno studio evidenzia le differenze, nello stesso settore e in Ticino, per un residente e per un frontaliere. La fascia con più differenza è quella con un salario attorno ai 5'000 franchi

BELLINZONA – Sovente, quando si parla di frontalierato, il problema che si mette in evidenza è soprattutto quello legato agli stipendi. 

Ovvero, un lavoratore italiano può permettersi di accettare un compenso più basso, per la stessa mansione, di un residente, per i costi della vita nella Penisola. 

E i datori di lavoro a volte ci giocano. Lo evidenzia uno studio dal titolo “Panorama statistico del mercato del lavoro ticinese”, prendendo in esame i settori non regolamentati da un CCL.

Ma quanto è la differenza? Secondo lo studio in questione, si va dai 300 ai 1000 franchi al mese in meno rispetto al salario di un residente. Non poco! In pratica, la fascia più colpita è quella attorno ai 5'000 franchi: nei settori in cui il guadagno di un ticinese è all’incirca in questa soglia, quello di un italiano scende di 1'000 franchi.

In ogni caso, sovente parecchio in più di quanto per contro guadagnerebbe in Italia. Un circolo vizioso.

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