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Cronaca
26.01.2016 - 09:240
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

La corsa dell'Audi gialla finisce tra le fiamme

La vettura, ormai probabilmente troppo riconoscibile, è stata bruciata in aperta campagna dai tre malviventi di cui si sono nuovamente perse le tracce

TREVISO - Si chiude il sipario sulla vicenda dell'Audi gialla, che era diventata un caso virale, fra inseguimenti, sparatorie ed anche una persona morta nel tentativo di evitarla mentre circolava in contromano. La vettura era stata rubata ad un russo domiciliato a Lugano la notte di Natale all'aeroporto di Malpensa da tre malviventi, che avevano poi seminato il panico per le strade del Nord Est, inseguiti vanamente più volte dalla polizia. Ritenendola probabilmente ormai troppo riconoscibile, i tre hanno bruciato l'automobile in aperta campagna, vicino ad un torrente, tra i comuni di One' di Fonte ed Asolo. Di loro si sono però perse le tracce: la caccia continuerà, ma senza la ormai celebre Audi gialla. Nel frattempo, sul web girava una loro presunta foto. Ieri uno dei re uomini in essa ritratti, un albanese, si è presentato in questura a Torino dicendosi assolutamente estraneo ai fatti e vittime di un errore. Ha confermato di conoscere anche le altre due persone in foto con lui, e che anch'esse non hanno nulla a che vedere con la vettura rubata e le rapine: si troverebbero attualmente in Albania, uno dei due addirittura in carcere. Il mistero continua ad avvolgere una vicenda degna della saga di "Fast and Furious". Chi sono i malviventi che hanno tenuto in scacco la polizia di una fetta d'Italia?
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