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Cronaca
03.02.2016 - 09:260
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Non c'è un campo per i Dragons, costretti a emigrare a Monza

Per la Resega ci sono stati problemi con l'Hockey Club Lugano, il Palasport di Bellinzona serviva alla scuola: la compagine di pallavolo giocherà la Champions League in Italia

LUGANO - I Lugano Dragons giocheranno una prestigiosa sfida, nella Champions League di pallavolo, contro la compagine siberiana del Gazprom-Iugra. E per farlo, dovranno emigrare in Italia. Solo Monza, infatti, ha concesso alla società luganese la possibilità di utilizzare il proprio palazzetto. E Lugano? E il Ticino? Per una serie di concomitanze, non c'erano spazi liberi. Le qualificazioni alla competizione erano state giocate alla Resega, e la prima richiesta è stata di poter usare la pista di ghiaccio anche in questa occasione. L'Hockey Club Lugano, affittuario della struttura, ha però fatto notare come il Comune abbia già utilizzato la possibilità di destinare la struttura a cinque eventi straordinari per stagione, con i concerti di Max Pezzali, Tiziano Ferro e con le tre partite di qualificazione degli stessi Dragons. Che a questo punto potevano affittare a pagamento la pista, come hanno fatto gli organizzatori del concerto di Jovanotti, per, secondo il Corriere del Ticino, 30mila franchi per due giorni. Una cifra troppo alta per la società pallavolistica. Scartata la Resega, si poteva giocare al Palasport di Bellinzona, utilizzato dall’Istituto cantonale economia e commercio. L'accordo era stato trovato ed è saltato poiché, causa scarsità di neve, sono state annullate le settimane bianche degli allievi della scuola, che hanno dunque bisogno della loro palestra. Dunque, ai Dragons non è rimasto che emigrare a Monza, dove giocheranno il 17 febbraio alle 19.30. Ci si è subito chiesti se si tratti di scarsa solidarietà sia cittadina che ticinese, dato che ha dell'incredibile che per una sfida di questa importanza non si sia trovato un palazzetto. «Non è vero, la solidarietà c’è, lo dimostrano le collaborazioni che ci sono state per le atre partite. La questione riguardava solo il contratto d’affitto tra noi e la Città», si è difeso il direttore dell’HCL Jean-Jacques Aeschlimann. Far disputare l'incontro alla Resega avrebbe comportato alcuni giorni senza ghiaccio, un problema non indifferente nel pieno della stagione sportiva di prima squadra e giovanili. Per quanto concerne Bellinzona, «la direzione del DECS ha preso questa decisione perché purtroppo il Palasport non è uno spazio libero per gli eventi, ma la palestra di una scuola, e dal momento in cui questa ha dovuto annullare le gite, non c’era più margine di manovra», come ha spiegato Marco Bignasca dell’Ufficio cantonale dello sport, che assieme al Direttore del Dicastero Sport della Città di Lugano Mazza aveva caldeggiato questa ipotesi. Dunque, nulla da fare per i Dragons. E Bertini ribadisce la necessità di costruire un palazzetto in Città.
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