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Cronaca
05.09.2016 - 11:450
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

I frontalieri scioperano oppure no? «Che lo facciano, così li lasciamo a casa»

Sul web gira un volantino che chiede di occupare le dogane per tre giorni, l'Associazione Frontalieri Ticino si distanzia. Marchesi non crede che i "frontalieri responsabili" aderirebbero, Quadri e Robbiani al contrattacco

BELLINZONA - È mistero attorno allo sciopero ventilato dai frontalieri in vista della votazione del 25 settembre su "Prima i nostri". A minacciare di incrociare le braccia sarebbe stata l'Associazione Frontalieri Ticino, che poi tramite il suo presidente Eros Sebastiani ha smentito, parlando dell'iniziativa di un singolo, peraltro espulso dal gruppo. In ogni caso, il volantino ha fatto il giro del web. "Prima i vostri? accomodatevi" si legge. I promotori vorrebbero bloccare pacificamente le dogane per tre giorni, il 22, 23 e 24 settembre. Quali dogane? Le principali, anche se non è ancora chiaro di quali si tratta. Il principale sostenitore dell'iniziativa ha spiegato che si tratterebbe di un'occupazione pacifica, e che non sarà impedito a chi vuol andare a lavorare di farlo. La protesta è contro il contenuto dell'iniziativa "Prima i nostri", ma anche rivolta alla tassa di collegamento e all'accordo fiscale fra Svizzera e Italia, che tanto ha fatto discutere nei mesi passati e che non è stato comunque ancora firmato. Quanti frontalieri aderiranno? Nel gruppo Facebook dell'Associazione Frontalieri Ticino, oltre a spiegare che non è un'iniziativa nata in seno all'associazione, si invita alla responsabilità. Ma altri sono favorevoli allo sciopero. La notizia, intanto ha avuto eco anche in Ticino, e non poteva essere altrimenti. Il primo a intervenire via Facebook è stato il Consigliere Nazionale leghista Lorenzo Quadri. «Ohibò, a volte la gente è strana. Qualcuno si sta forse dimenticando che porta a casa la pagnotta grazie al Ticino?Qualcuno pensa forse di poter venire in casa nostra a contestare le nostre decisioni democratiche? Qualcuno pensa forse di poterci ricattare sull'iniziativa "Pima i nostri", che adesso abbiamo un motivo in più per votare a piene mani il 25 settembre? Gli aderenti credono forse di impressionarci minacciando (uhhhh, che pagüüüüraaaa) di bloccare le frontiere? Probabilmente non sono bene in chiaro: le frontiere con l'Italia semmai le chiudiamo noi; poi vediamo chi si diverte di più...», ha scritto. Non crede alla possibilità di uno sciopero il presidente dell'UDC, partito che ha lanciato "Prima i nostri". «Credo che i frontalieri siano molto più intelligenti di questi fenomeni e che sappiano che è un diritto sacrosanto di ogni Paese che si rispetti pensare prima ai residenti che agli altri. "Prima i nostri" non vuole cacciare tutti i frontalieri, ma dare maggiori possibilità d'impiego ai Ticinesi. Dovrebbero capirla anche questi fenomeni, se solo fossero in buona fede». Categorico Massimiliano Robbiani, «Paguraaaaaa. Dai fatelo così vi lasciamo a casa tutti e assumiamo i residenti. Ovvero "Prima i nostri"».
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