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Cronaca
12.03.2017 - 16:310
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Quadri, "tutte le dogane devono essere chiuse di notte. Decisione unilaterale? Ve ne saranno parecchie altre!"

Il Consigliere Nazionale auspica che non ci si fermi alla prova, e a chi al di là della frontiera protesta, dice di "imparare una volta per tutte a rispettare la sovranità nazionale altrui"

LUGANO - La chiusura dei tre valichi secondati durante la notte? "Deve essere solo un primo passo", ne è convinto Lorenzo Quadri, e lo ribadisce in mattinata sul Mattino della Domenica. E poco importa se in Italia protestano, il Consigliere Nazionale desidera che la chiusura non sia solo una prova, e si estenda ad altre dogane. "Beh, era ora che qualcosa si muovesse", scrive, dato che la mozione di Roberta Pantani risale a due anni e mezzo fa. " Questa prima misura non si risolverà  forse tutti i problemi di sicurezza della regione; ma è anche ora di piantarla di affossare qualsiasi proposta sgradita agli spalancatori di frontiere politikamente korretti recitando il mantra del “benaltrismo”. Si cominci invece a fare quello che si può. Sarà sempre meglio di niente". Ma ritiene necessarie alcune precisazioni. "Che non si pensi di giochicchiare con la storiella della chiusura in prova per sei mesi. La chiusura deve essere definitiva. Del resto il parlamento ha votato la chiusura, mica la chiusura “in prova”. Non vorremmo infatti che qualcuno pensasse di lavarsi la coscienza nei confronti del Ticino chiudendo di notte per sei mesi tre dogane, solo per poter dire: vedete ticinesotti che mamma Confederella pensa anche a voi? E poi “passata la festa, gabbato lo santo”: ovvero, trascorso il semestre, si prende qualche scusa-fetecchia (statistiche farlocche? Mugugni italici?) per far tornare tutto come prima. Messaggio a Berna: Achtung perché, come diceva Totò, “Accà nisciuno è fesso”". Poi, la chiusura va estesa a tutti i valichi. E "se qualche sindaco del Belpaese si “irrita” o “sbotta” per la chiusura notturna, e lamenta “decisioni unilaterali”, il problema è solo suo. Questi politici italici, rappresentanti di comunità che hanno la pagnotta sul tavolo solo grazie al Ticino e alla (per noi) devastante libera circolazione delle persone, dovrebbero volare molto più basso e schivare i sassi. Altro che blaterare di populismo leghista (uhhh, che pagüüüraaa!) verso sciur sindic di Cremenaga?". Poi se la prende con l'Italia: "tra i vicini a sud qualcuno, non contento di considerare il Ticino terra di conquista, pretende pure di venire a comandare in casa nostra? Magari perché ha imparato che basta accusare gli svizzerotti di “razzismo e xenofobia” per ottenere una calata di braghe istantanea ed integrale? E poi magari questo stesso qualcuno va in giro a piagnucolare sul presunto “clima ostile” ai frontalieri? Suggerimento ai vicini a sud: imparare una volta per tutte a rispettare la sovranità nazionale altrui. Così si dà anche un contributo concreto al miglioramento del “clima transfrontaliero”. In caso contrario, avere almeno la decenza di non venire a lamentarsi!". Infine, per riassumere: "la chiusura notturna (permanente e non in prova) dei valichi secondari (tutti e non solo tre) è soltanto il primo passo. Di “decisioni unilaterali” come questa ce ne dovranno essere parecchie altre".
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