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Cronaca
27.02.2018 - 17:160
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Quadri se la prende con Lambrenedetto che non le manda a dire, "alcuni ticinesi vogliono sbattersi poco e essere pagati tanto. Concordo sul principio, voi ticinesi dovreste far di più"

Lo youtuber ha raccontato di aver suggerito a due comaschi di lavorare a Lugano, il leghista si è arrabbiato: "altro che Prima i nostri... ecco i risultati del triciclo PPD-PS-PLR". La replica: "dovrebbe infuriarsi con gli imprenditori, non con me. D'altronde senza italiani il Ticino andrebbe in crisi"

LUGANO – Ieri abbiamo raccontato della presenza dello youtuber Lambrenedetto XVI a Lugano, ospite della Round Table. Lo abbiamo spesso citato come un esempio di italiano che però porta a un palmo di mano la Svizzera, un punto di riferimento per molti italiani che vogliono trasferirsi nel nostro paese.

Ieri è incorso però in una polemica a distanza con Lorenzo Quadri. Motivo? Istigherebbe frontalieri a venire in Ticino a “rubare” il lavoro ai ticinesi. I fatti: Lambrendetto ha raccontato un episodio successogli a Como qualche giorno fa: “ho visto 2 ragazzi italiani svegli, gli ho dato un biglietto dicendo di chiamare qua a Lugano che in un posto serio cercano un paio di ragazzi svegli come loro per lavorare . Poi alcuni hanno anche il coraggio di rompermi le scatole".

Quadri si è arrabbiato: sono passati pochi giorni dal no del Parlamento a Prima i nostri e l’idea che qualcuno cerchi manodopera in Italia non gli piace. La colpa? Di chi ha rottomato la legge. "Altro che "prima i nostri"... Ringraziamo la partitocrazia che ha rottamato la preferenza indigena per far continuare l'invasione da sud. Ed infatti, ma tu guarda i casi della vita, gli ultimi dati ufficiali diffusi venerdì (due giorni dopo la cancellazione di Prima i nostri ad opera del triciclo PLR-PPD-PS) confermano che i frontalieri esplodono nel Terziario. Ossia in quelle professioni dove non c'é alcuna lacuna di manodopera ticinese. Questi "nuovi" frontalieri semplicemente soppiantano i residenti. E grazie alla partitocrazia, l'andazzo continuerà. L'unica soluzione è la disdetta della libera circolazione delle persone".

Un post che ribadisce ancora quanto pensa del voto del Gran Consiglio e della situazione frontalieri. ma lo youtuber ha deciso comunque di rispondergli in un video pubblicato sul suo profilo Facebook, con tanto di cappellino con la croce svizzera in testa.

“Ho sempre difeso il Ticino dagli attacchi provenienti dal Nord Italia. Sono su posizioni chiare, ho sempre detto prima i ticinesi. Concordo sul fatto che le persone autoctone abbiano la precedenza, però più che prendersela con me dovrebbe arrabbiarsi con gli imprenditori che continuano a assumere italiani e stranieri”, ha esordito.

“Credo che in Ticino, ed era il caso della situazione a cui mi sono interessato, ci siano professioni che alcuni, e non dobbiamo nasconderlo, caro Consigliere Nazionale, ticinesi non vogliono fare. Non prendiamoci in giro, non le vogliono fare. Sono poco flessibili, è il problema dei ragazzi ticinesi. Per me gli italiani sono una forza aggiunta al Ticino, soprattutto per certe professioni. Senza la forza lavoro italiana il Ticino sarebbe davvero in crisi, forse in questi anni si è esagerato, però spetta a voi ticinesi porre un limite al loro ingresso. Non bisogna nemmeno essere ipocriti, quando sono in primis gli imprenditori ticinesi ad andare a cercare certi tipi di manovalanza”.

Ritiene anche che “per alcuni lavori gli italiani sono indispensabili. Se io mi sono adoperato in prima linea è proprio perché questo tipo di lavoro gli svizzeri non li vogliono fare. Siamo realisti! I ragazzi svizzeri, cresciuti nella bambagia e nel benessere, rifiutano certe professioni, vogliono tutto impegnandosi poco, essere pagati tanto e sbattersi poco. Quando invece devono sbattersi tanto, alcuni latitano”.

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