Il gesto più coraggioso? Sposarsi...

BERNA – Gli svizzeri si ritengono abbastanza coraggiosi, ma non in tutti gli aspetti della vita. È quel che emerge da un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca sotomo su 13mila persone.

Gli intervistati in maggioranza si dicono audaci sulle strade, sul lavoro, nello sport, nelle attività all’aperto, meno per quanto concerne investimenti e gioco d’azzardo e addirittura nel modo di vestire.

Ma che cosa significa essere coraggiosi? Le definizioni ovviamente divergono. Per i giovani, in particolare, vuol dire osare e superare sé stessi, per chi è più in là con gli anni prendersi responsabilità.

Quasi tutti vorebbero esserlo di più, soprattutto nelle relazioni umane. Perché se nelle strade e nello sport, appunto, soprattutto gli uomini si definiscono sin troppo spericolati, un po’ diverso è prendere il coraggio a due mani nei rapporti.

Infatti, gli intervistati di genere maschile pensano che l’atto di coraggio più grande sia il matrimonio, in particolare se si è in coppia da poco. Per le donne, invece, è la separazione. Rapporti interpersonali, quindi: una percezione più intimistica. Anche saper dire di no implica essere coraggiosi, così come difendere le proprie opinioni e saper affrontare i problemi.

Dunque, si deduce che le preoccupazioni maggiori non sono lanciarsi da un paracadute, per semplificare, ma farlo nella vita. Lasciare un lavoro senza averne un altro è ritenuto un altro atto davvero coraggioso, e coi tempi che corrono non si può negare, però gli svizzeri vorrebbero essere più audaci e ritengono che serva coraggio per le decisioni nella vita privata.

Ci sono anche i rimpianti, ovviamente. Momenti in cui si sarebbe voluti essere più coraggiosi, e osare. In cima alla lista c’è il fatto di non aver viaggiato quanto si vuole, non essersi lanciati col paracadute (un sogno dunque ricorrente) e, tornando nella sfera più intima, non aver soddisfatto le proprie fantasie sessuali.