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18.09.2015 - 12:290
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Ghisletta vs Romano. «Con la casa rossoverde, il seggio era nostro», «sempre detto che siamo a rischio, mobilitiamoci»

Il sondaggio del Giornale del Popolo prospetta un testa a testa tra PS e PPD. Ghisletta: «si deciderà al fotofinish. Ci siamo complicati la vita ma possiamo farcela». Romano. «la strategia delle congiunzioni è giusta ma non è tempo di fare analisi»

BELLINZONA - Il primo sondaggio elettorale pubblicato dal Giornale del Popolo ha registrato la sorpresa del PS che incalzerebbe il PPD per il secondo seggio. Si prospetta, dunque, una lotta fra Raoul Ghisletta e Marco Romano? «È come una partita di hockey, quando si è sotto di due gol si può sempre recuperare al fotofinish... E la contesa si deciderà certamente alla fine», usa una metafora Raoul Ghisletta. Il PS, a suo avviso, come ha sempre ribadito, è sotto di due gol per altrettante autoreti: le mancate congiunzioni con Verdi e Verdi Liberali. «Chi si mobilita meglio ce la farà. Per conto mio, mi sono impegnato durante tutta la campagna elettorale, dunque non sono sorpreso. Avrei preferito unirmi ai Verdi, ho sentito i vertici del mio partito dire cose assurde, ma la realtà è che con loro avremmo tranquillamente raggiunto il secondo seggio per l'area rossoverde. Correvamo tutti assieme per il Nazionale, poi avremmo potuto scegliere qualcuno per gli Stati: insomma, ci siamo complicati la vita. Ma possiamo farcela lo stesso!»  Come? Ghisletta ha le idee chiare. «Ho sempre affermato che dobbiamo scendere dal piedestallo, ascoltando i problemi della gente comune e facendo un bagno di umiltà. Vanno sentite le preoccupazioni della base, di coloro che votano per la Lega perché essa è riuscita a mettersi al loro livello e a usare il loro linguaggio». Tornando alle congiunzioni, ritiene "paradossale" che, al momento, sarebbero i Verdi Liberali a decidere. «I due deputati PPD al Nazionale sono antiambientalisti... è un'altra strana faccenda, di cui non ho capito i motivi. Abbiamo avuto anche noi le nostre alleanze, con PC e POP e sono certo che il lavoro della GISO ci sarà di aiuto». Per farcela, come diceva, al fotofinish, serve che «tutto d'ora in poi vada alla grande. Rivolgo un appello agli elettori per votare a sinistra, siamo gli unici che portiamo avanti certi temi, penso a quelli ambientalisti. Se le votazioni andassero bene, sarebbe un anticipo di quella casa rosso-verde che per me deve essere assolutamente costruita». Sul fronte PPD, Marco Romano non è sorpreso. «Non è un testa a testa Romano contro Ghisletta, semmai fra i due partiti. Ho sempre sostenuto che il nostro secondo seggio fosse a rischio, i sondaggi li guardo come spunto e riflessione. In questo caso confermano che serve una reazione, una mobilitazione che sinora per diversi motivi è venuta a mancare. Sono preoccupato? Lo sono ad ogni elezione, se è vero che il tuo voto conta 1 e sono quelli degli altri a decidere l'esito». Come giudica il fatto che potrebbero essere le congiunzioni, in particolare quella coi Verdi Liberali, a far pendere l'ago della bilancia verso il PPD? «Sono convinto che anche le due liste dei giovani ci porteranno dei nuovi elettori. Ad ogni modo, la strategia delle congiunzioni è riuscita. I Verdi Liberali a livello federale sono vicini a noi come approccio di centro e dunque hanno scelto la loro collocazione naturale. È giusto che siano loro a decidere, hanno fatto una scelta di campo." Ma è convinto che il suo partito è forte a sufficienza anche senza le altre liste. «Penso che possiamo farcela anche con la sola scheda PPD. Le analisi di Ghisletta? Farle ora a mio avviso è irrispettoso verso chi vota e non utile, sono teorie che non mi interessano: mi concentro su come convincere la gente».
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