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21.10.2015 - 14:350
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Ritorno al futuro… ticinese. Il viaggio con la DeLorean di Nicholas Marioli

Il sistema maggioritario per le elezioni cantonali, il viaggio di Nicholas Marioli fra rapporti con l'Italia e problemi viari

BELLINZONA – Oggi è una data particolare, ricordata per essere una delle destinazioni del futuro dei protagonisti della trilogia "Ritorno al futuro". Dal 1985 Doc (Christopher Lloyd) e Marty (Michael J. Fox) volarono nel tempo al 21 ottobre 2015. Il web si è sbizzarrito nel fare un paragone fra quanto trovato nel futuro dai due e la realtà odierna. Per festeggiare la ricorrenza abbiamo chiesto ad alcuni giovani politici di immaginare un viaggio nel tempo, immaginando cosa potrebbero o vorrebbero trovare in Ticino fra 30 anni. Insomma, abbiamo chiesto a questi giovani di sognare, di usare un po’ di creatività. Allo stesso tempo abbiamo chiesto di viaggiare nel passato di questo Cantone, chiedendo quale scelta sbagliata vorrebbero non sia stata mai presa. Abbiamo iniziato da Oreste Pejman, poi è stato il turno di Lisa Boscolo, ed ora torniamo a destra con le visioni e i sogni di Nicholas Marioli, esponente dei Giovani leghisti.Viaggio nel futuro Sogno un Ticino più forte, che sappia tutelare e difendere gli interessi dei ticinesi e che non ceda ai ricatti dell'Italia, dell'Unione Europea e nemmeno di Berna, come purtroppo in passato è avvenuto. Personalmente il successo della petizione a sostegno della misura introdotta dal ministro Norman Gobbi per l'obbligo di presentazione dell'estratto casellario, con le oltre 12 mila firme raccolte, mi rende ottimista anche per il futuro. Concretamente, un sogno in particolare per il nostro Cantone è senz'altro quello di vedere anche da noi il sistema maggioritario anziché l'attuale proporzionale. È necessario che la forza politica (o rispettivamente la coalizione) che vince le elezioni abbia la possibilità di governare e attuare la propria politica senza l'ostruzionismo ad oltranza, da parte delle altre forze politiche, che non porta a nulla. Ritorno al passato A mio modo di vedere in Ticino ci sono state parecchie decisioni politiche sbagliate, come ad esempio la pianificazione del territorio, che hanno ulteriormente penalizzato il nostro Cantone, già messo a dura prova per la sua vicinanza con l'Italia. Sicuramente nell'ambito della mobilità un grande autogoal è stato non approvare l'iniziativa popolare “Circonvallazione del Basso Malcantone tutta in galleria: che sia il popolo a scegliere!” (con soli 4'630 voti di scarto). Il traffico Malcantonese sta penalizzando da parecchi anni tutta la zona, ed è tutt'ora oggi necessaria una soluzione concreta e questa era una risposta adeguata. Passeranno ancora anni per ottenere un altro progetto e la qualità di vita degli abitanti del Malcantone sarà sempre più tartassata. Il secondo tunnel del San Gottardo è un'assoluta priorità per il Ticino, specialmente alla luce delle manutenzioni previste che bloccheranno il transito per un periodo prolungato. È fondamentale evitare l'isolamento per motivi economici e turistici, per motivi di traffico e soprattutto anche per la sicurezza. In tal senso non riesco a comprendere la bocciatura, anche da parte del Ticino, del controprogetto all'iniziativa “Avanti” che prevedeva il raddoppio del San Gottardo. La ripartizione dei riversamenti delle imposte alla fonte doveva essere parificato, già a suo tempo, con tutti gli Stati di confine, invece gli accordi prevedono con l'Italia un aliquota più alta rispetto, ad esempio, con l'Austria, il Ticino ne è uscito ancora una volta penalizzato rispetto ad altri Cantoni. La lista sarebbe ancora lunga... ma a mente fredda queste sono senz'altro le principali priorità in cui, purtroppo, abbiamo perso il treno.Nicholas Marioli
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