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16.11.2015 - 00:470
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Gli errori della Lega, le preoccupazioni del PLR, Gobbi indebolito

Analisi a caldo del risultato del ballottaggio. Sfumata la ciliegina sulla torta per Via Monte Boglia. Rocco Cattaneo non era stato voluto in primis da Lugano e Mendrisio?

BELLINZONA - Pericolo scampato per Fabio Abate, che per 1'655 schede salva il seggio liberale alla Camera alta. Malgrado un Ticino tappezzato dalle foto di Battista Ghiggia, malgrado la candidatura al Consiglio federale di Norman Gobbi, malgrado l'endorsment a favore del candidato Lega-UDC di Giorgio Giudici, malgrado il sostegno di ambienti vicini a "Comunione e Liberazione", malgrado il sostegno attivo di Blocher (Attilio Bignasca dixit), Via Monte Boglia non è riuscita nell'assalto della poltrona che avrebbe suggellato la serie di successi incassati negli ultimi anni. Abate si è salvato con una campagna sotto tono, evitando di saltare sul carro del "voterò Norman" e grazie anche al soccorso di voti provenienti da sinistra (un po' perché intimoriti dall'assalto leghista, un po' perché le dichiarazioni di Malacrida a favore di Gobbi a sinistra non son di certo piaciute). E se a questo giro Abate è stato salvato dalla sinistra, non va dimenticato che quattro anni fa era stato l'elettorato di destra ad eleggerlo, intimorito dal risultato di Franco Cavalli. Due gli errori principali della cordata Lega-UDC. Il primo, quello di puntare su un candidato sottocenerino per insidiare un candidato sopracenerino. Dalla notte dei tempi la suddivisione "classica" dei due seggi al Senato è un liberale e un pipidino, ma anche un sopracenerino e un sottocenerino. Negli ultimi tempi sempre più comincia a montare l'insofferenza, nel Sopraceneri, per il dominio sempre più marcato di Lugano. La vittoria di due sottocenerini avrebbe creato un'ulteriore lacerazione. Il secondo errore è stato quello di puntare su una campagna molto profilata, puntando tutto sull'applicazione del 9 febbraio e sui temi cari ai democentristi, attirando quindi un certo entusiasmo sull'elettorato della propria area, ma altresì spaventando l'elettorato centrista e di sinistra. Per Abate, e più in generale per il PLR, la riconferma della debolezza strutturale del partito, incapace di vincere solo con le proprie forze la riconferma del seggio al Consiglio degli Stati. La campagna delle elezioni cantonali, con dei candidati molto determinati e preparati, rischia di essere solo un colpo di coda, e non un'inversione di tendenza. Per i liberali preoccupanti i risultati nel Sottoceneri, malgrado la presidenza Cattaneo era stata voluta in primis dalle sezioni di Lugano e di Mendrisio. Il PPD per contro riconferma il seggio di Filippo Lombardi, anche se va registrata una perdita di velocità rispetto agli anni in cui l'attuale coordinatore del partito era una macchina da voti indiscussa. Il problema si porrà quando Lombardi lascerà il proprio seggio, il PPD dovrà trovare un pezzo da novanta per riconfermare le proprie posizioni. Dei socialisti abbiamo già detto dell'errore di Malacrida, lanciatosi in imprudenti dichiarazioni pro-Gobbi. Il partito al seggio agli Stati non ci ha creduto fin dall'inizio, lasciando campo libero alla cavalcata di Ghiggia. Tutto da rifare per il PS. Ora occorrerà capire se la sconfitta di Via Monte Boglia avrà delle ripercussioni sulla candidatura Gobbi al Consiglio federale. Se un'elezione di Ghiggia avrebbe potuto rappresentare un segnale di forza dal Ticino, la sua sconfitta al contrario potrebbe indebolire le chance del leghista (imprestato all'UDC) di entrare nella stanza dei bottoni.
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