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16.12.2015 - 14:270
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Tassa sui posteggi: Giovani UDC gettano la spugna, niente referendum

Annunciato in pompa magna prima del dibattito parlamentare, il referendum paventato dai Giovani UDC non sarà lanciato

BELLINZONA – Avevano annunciato il referendum contro la tassa di collegamento (o tassa sui posteggi) votata lunedì dal Gran Consiglio, ma ora i Giovani UDC annunciano che rinunceranno alla raccolta firme. Ufficialmente perché «è venuto a mancare l’unanime sostegno al referendum che ci apprestavamo a lanciare», spiega il presidente Alain Bühler in un comunicato stampa. I Giovani UDC – viene spiegato - «sarebbero stati pronti a lanciare la raccolta firme da soli, visto il mancato sostegno da parte dei GLRT in questo caso, visto la totale assenza delle associazioni di categoria degli automobilisti nel mostrarsi contrarie a questa misura e visto la nostra decisione di non accostarci all’economia, in virtù dei punti di vista in materia che ci dividono». Inizialmente, continua Bühler, «vi era unanimità in seno al comitato e alla direttiva, con qualche riserva, ma la tassa di collegamento finale votata in Gran Consiglio ha fatto emergere legittime voci contrarie al referendum. Venendo a mancare, quindi, il sostegno compatto all’interno del movimento, la direttiva ha deciso di rivedere la propria decisione e di rinunciare al lancio del referendum». «Il lancio di una simile azione comporta, infatti, un impegno non da poco per tutte le persone coinvolte e, pur ritenendo le nostre posizioni più che legittime in favore di quei ticinesi che saranno chiamati purtroppo alla cassa a causa della tassa di collegamento, siamo coscienti che senza unità d’intenti vi sono solo limiti all’azione dei Giovani UDC. Una decisione che giunge nel pieno rispetto di tutte le sensibilità all’interno del nostro movimento e nel pieno rispetto dei meccanismi democratici su cui si regge», spiegano ancora i Giovani UDC. Quindi non un cambiamento d’idea, i Giovani UDC «restano dell’idea che la punizione non è la via per far cambiare idea ai ticinesi. Per questo motivo invitiamo il Governo a non modificare nei tre anni avvenire l’importo della tassa al rialzo mantenendolo al livello attuale di franchi 3.50». E se fra tre anni – il periodo di prova introdotto dal parlamento - «la tassa non avrà avuto un effetto preponderante sul traffico e non vi sarà stato un ampliamento dell’offerta dei mezzi pubblici di trasporto degno di nota, come promesso dal Consiglio di Stato, i Giovani UDC si aspettano che la tassa venga abrogata». In caso contrario – conclude il comunicato - i Giovani UDC «si riservano di agire di conseguenza».
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