Savoia lascia la politica

COMANO - Il ritorno di Sergio Savoia alla RSI è senza dubbio la notizia del giorno. L'ex coordinatore dei Verdi lascerà immediatamente la politica: domani darà le dimissioni dal Gran Consiglio, e da ora in avanti non farà più parte di nessuna associazione politica, compreso "Noi", che aveva contribuito a fondare qualche mese fa. Maurizio Canetta, direttore della RSI, ha confermato che «lascerà ogni funzione, nei tempi tecnici necessari, secondo le norme RSI». È normale, gli chiediamo, rientrare dopo essere stati licenziati in tronco, come accaduto nel 2001 all' ex coordinatore dei Verdi (accusato di aver visionato materiale pornografico dai pc aziendali, disse di averlo fatto per lavoro, e dopo il lungo strascico giudiziario gli fu data ragione). «Ci sono state delle sentenze e delle decisioni dei giudici che hanno detto che non c'erano gli elementi per quel tipo di rimproveri, richiami o elementi che erano dati. Ho letto ovviamente le sentenze, perché quando c'è un concorso devo valutare tutte gli elementi. Si parla di 15 anni fa, e le ultime sentenze sono arrivate dopo 8 anni». Canetta è soddisfatto della scelta, e ci spiega che cosa farà Savoia. «Farà la promozione dei programmi di antenna, ovvero coordinerà quello che è in onda in radio, in tv e nel web. Promuovere i programmi è un lavoro di comunicazione che bisogno di esperienza nel mondo dei media e della comunicazione, in una fase in cui la comunicazione dell'offerta è centrale, assieme alla comunicazione dell'azienda, che dipende dal settore comunicazione». Dunque, niente apparizioni in video o dietro il microfono per Savoia, che era stato speaker radiofonico prima che le strade si dividessero. Alla domanda se questo rientro "dalla porta di servizio" può essere il trampolino verso altre posizioni, risponde che «ha fatto un concorso per questo compito, il mandato è chiaro. Il futuro? Fatemi indovino e vi farò re, o ricco, dipende dai punti di vista».