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08.03.2016 - 11:030
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Vino italiano da una ditta ticinese, «una figura barbina»

Massimo Suter duro con chi scelse vino italiano per la festa di AlpTransit. «Predichiamo bene e razzoliamo male, persa un'opportunità. Bravi!»

BELLINZONA - Vino italiano per AlpTransit? Sì, ma la ditta di catering che lo ha scelto è ticinese. Lo ha detto il Consiglio Federale replicando, nell'ora delle domande, a un quesito di Marco Romano. La notizia non fa di certo piacere a Massimo Suter, presidente di Gastroticino. Possiamo ancora lamentarci, gli chiediamo? «Va di moda lamentarsi per tutto e tutti, ma qui abbiamo fatto la nostra classica figura barbina, come un bambino a cui tolgono il cucciotto e si mette a piangere. In realtà non c'era nulla da piangere, la ditta ticinese è stata coinvolta, e per motivi suoi è andata a prendere un vino estero, siamo stati quelli che urlano e poi magari si siedono e ragionano: se si fosse fatto prima, sarebbe stato diverso. Avremmo puntato il dito sulla ditta e non sul committente». Ora la festa di apertura sarà allietata dal catering di una ditta lucernese, altra scelta che ha suscitato polemiche. Però se il Ticino quando ha l'opportunità non la sfrutta... «Esatto, predichiamo bene e razzoliamo male. La scelta dell'azienda lucernese può essere discutibile, però quanto meno è svizzera, ha promesso che userà prodotti ticinesi, anche se poi vedremo se alla resa dei fatti sarà vero. Invece per una volta che ci danno qualcosa da fare, andiamo in Italia a prendere i vini, beh... bravi, complimenti! Non si può dire altro, ci siamo giocati un'opportunità per mostrare serietà e attaccamento al territorio, oltre Gottardo di faranno le loro idee del nostro modo di operare», aggiunge amaramente Suter.
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