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07.04.2016 - 09:270
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

«Perché multare chi viene a spendere nel nostro Cantone per pochi giorni?»

Lorenzo Pianezzi contrariato dalla data dell'entrata in vigore della legge sul burqa, fissata per il 1° luglio. «Se è pensata per la nostra sicurezza, sbagliamo bersaglio»

BELLINZONA - La legge sul divieto di dissimulare il volto, la cosiddetta legge sul burqa, entrerà in vigore il prossimo 1° luglio. Si è già in ritardo rispetto a quanto prospettato inizialmente, ma il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha spiegato che è stato preso del tempo perché diverse Associazioni di polizie comunali e comuni hanno richiesto serate informative per avere chiarimenti sull'applicazione della legge. Essendo in agenda le elezioni comunali per domenica prossima, sarebbe stato inutile, sottolinea il Ministro, non attendere per poter istruire i nuovi eletti. Filippo Contarini ha già annunciato un ricorso al Tribunale Federale, ma contrariato è anche Lorenzo Pianezzi, presidente di hotellerisuisse Ticino: la norma, infatti, rischia di avere ripercussioni sul turismo, tanto più che entrerà in vigore quattro giorni prima della fine del Ramadan, al termine del quale molti arabi si recano in Ticino. «Oltre il danno la beffa», ha commentato al Corriere del Ticino. Gli attentatori di Parigi Bruxelles non avevano il volto coperto, ha fatto notare. «Se questa legge è pensata per la nostra sicurezza, mi dispiace ma stiamo sbagliando il bersaglio». Pianezzi concorda sul fatto che va rispettato il principio del vivere comune. «Il discorso andava differenziato: ritengo in effetti corretto assoggettare chi decide di risiedere in pianta stabile in Ticino ed è chiamato ad adattarsi ai nostri usi e costumi. Non vedo invece perché si debba multare chi viene a visitare e a spendere nel nostro cantone per 3-4 giorni», ha aggiunto.
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