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14.04.2016 - 09:020
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Righini all'attacco. «Siamo passati a una destra modello Salvini. C'è bisogno di socialismo»

«Benvenuti leghisti nelle case dei “governicchi comunali”, fra anche “spalancatori di frontiere” e “buonisti coglionisti”», così il presidente del PS parafrasa Quadri. Il PS ha tenuto

BELLINZONA - Poche ore dopo gli ultimi risultati relativi ai Consigli Comunali, il PS si è riunito in Comitato cantonale. Non potevano dunque mancare i commenti al recente voto. Il presidente Igor Righini ha parlato della vittoria della Lega, in crescita quasi ovunque, parafrasando Lorenzo Quadri e il suo Mattino. «Benvenuti leghisti nelle case dei “governicchi comunali”, fra anche “spalancatori di frontiere” e “buonisti coglionisti”». Come combattere, dunque, l'avanzata leghista? Per Righini, è possibile farlo col socialismo. Prima un'altra frecciata al metodo di comunicazione leghista (anche se ammette che quello socialista andrebbe rivisto): «È forse ragionevole attendersi un cambiamento di metodo e di stile? Un buon inizio potrebbe essere quello di chiamare i partiti con il proprio nome senza stravolgimenti denigratori e offensivi». L'avanzata leghista, ad ogni modo, poco cambia secondo il presidente rispetto a quando la maggioranza era pipidina e liberale. «È un passaggio di consegne da una destra signorile e incravattata a una più giovane e felpata, vestita secondo la moda del grande fratello padano (Salvini, ndr)». Il PS, a suo avviso, ha tenuto: sono stati persi alcuni seggi in Comuni periferici, mentre nei centri come Locarno e Chiasso ha tenuto, a Lugano è addirittura avanzato. Per Righini sono punti di partenza: «occorre pianificare un disegno comune, omogeneo e riconoscibile, a tutti i livelli. È giunta l’ora di sposare un progetto comune». «Le persone hanno un bisogno immenso di socialismo. Nel pieno rispetto dei nostri avversari politici e delle istituzioni, bilanciamo questo Stato scivolato pericolosamente a destra. Il socialismo è l’unica strada perseguibile contro l’avanzare della destra. Ritroviamo l’orgoglio di essere socialisti», ha aggiunto Righini. Si deve partire da un miglior dialogo fra le sezioni, puntando su temi quali la lotta al lavoro interinale, salari giusti, una scuola di qualità, prestazioni sociali adeguate. Esaurito il commento alle comunali, c'è stato spazio per un commosso ricorso di Loredana Schlegel, ricordata da Pelin Kandemir Bordoli come «una compagna forte e generosa». Infine, sono arrivate le indicazioni di voto per i temi alle urne il prossimo 5 giugno: sì all’iniziativa popolare "per un reddito di base incondizionato", no all’iniziativa popolare "a favore del servizio pubblico", no all’iniziativa popolare "per un equo finanziamento dei trasporti", sì alla modifica della legge sull’asilo (LAsi), sì alla legge sui trasporti pubblici, libertà di voto per la procreazione con assistenza medica. E sì, all'unanimità, alla tassa di collegamento.
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