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10.05.2016 - 06:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Dopo l'arrabbiatura, il PS gioisce: un sì per i giovani. Fonio e Bang pungono la Lega

La Commissione della legislazione aveva raccomandato di votare no a una mozione di Lurati, ma in 45 l'hanno accolta. Il pipidino: «chi lotta contro i balivi di Bruxelles in questo caso si preoccupava delle norme internazionali...»

BELLINZONA - Il PS aveva manifestato la sua delusione per la decisione della Commissione della legislazione di respingere la sua mozione a favore degli apprendisti che hanno terminato il loro percorso. Qualcuno aveva detto che mancava ancora il voto del Gran Consiglio, ed esso ha ribaltato il verdetto, con 45 sì, 33 no e 5 astenuti, con grande gioia socialista. «Il Parlamento ha approvato la mozione presentata dal gruppo parlamentare PS volta a favorire l’occupazione dei giovani ticinesi al termine dell’apprendistato. La formazione continua anche dopo la fine del tirocinio. È pertanto importante garantire ai giovani apprendisti che hanno ricevuto il Certificato Federale di Capacità (CFC) una garanzia occupazionale di almeno due anni nell’ambito in cui hanno ricevuto la formazione», si legge in una nota del partito. «Con l’approvazione della mozione, negli appalti pubblici saranno avvantaggiate le aziende che formano giovani apprendisti, come già previsto dalla legge, ma anche quelle che garantiscono l’occupazione dei giovani per almeno due anni dopo il conseguimento di un CFC». In aula, il PPD e Giorgio Fonio in particolare, si sono schierati nettamente a favore della mozione di Lurati. Ha avvisato i colleghi parlamentari che «oggi questo parlamento approvando o respingendo questa mozione si assume una responsabilità molto importante». Ha poi attaccato la destra, Lega su tutti: «sorrido inoltre, quando un rapporto firmato da numerosi esponenti della destra ticinese, che da sempre affermano di battersi per una maggiore sovranità cantonale e contro i balivi di Bruxelles, contiene tra le motivazioni per respingere una proposta a favore dei nostri giovani quella di un’incompatibilità con le vigenti normative di diritto superiore (in particolare internazionale). Sostanzialmente, quando ci fa comodo, ci dimostriamo accomodanti anche verso l’Europa». Stesso tema, quello degli accordi internazionali che vanno bene solo in determinate situazioni, toccato anche da Henrik Bang, mentre Saverio Lurati (nella foto la gioia dei due e di Fonio) ha parlato della piaga della disoccupazione giovanile. Fra i contrari, il firmatario del rapporto di maggioranza, il liberale Giorgio Galusero, ha fatto notare il pericolo, in caso di sì, che un lavoratore formato possa perdere il posto a favore di un giovane apprendista. Alla fine, in 45 hanno detto sì.
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