ULTIME NOTIZIE News
Politica
02.06.2016 - 19:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

«Imposte, frontalieri, costi, traffico: i nostri dubbi sulla grande distribuzione»

Un gruppo di deputati leghisti pone una serie di domande al Consiglio di Stato relativamente al tema «dopo gli stravolgimenti territoriali che hanno inciso sul paesaggio e sulla vita dei cittadini»

BELLINZONA - I leghisti si chinano sulla grande distribuzione, e con un'interrogazione chiedono al Governo di chiarir loro alcuni dubbi. Il primo firmatario è Giancarlo Seitz, con lui Boris Bignasca, Mauro Minotti, Lelia Guscio, Sabrina Aldi, Amanda Rueckert, Omar Balli, Maruska Ortelli, Silvano Bergonzoli e Ivano Lurati. Dopo aver ricordato altri atti del partito in merito, ma la situazione dei grandi distributori è di nuovo cambiata, con l'arrivo di colossi come Aldi e LIDL, dopo che negli ultimi 25 anni si erano avuti «stravolgimenti territoriali che hanno inciso in modo significativo sul paesaggio e la vita di migliaia di cittadini (vedi il Pian Scairolo, il Piano di Magadino, il Mendrisiotto, soltanto per fare alcuni esempi)». «A nostro giudizio, gli importi relativi al gettito annuale della grande distribuzione sono da considerare irrisori se paragonati al giro d’affari del commercio al dettaglio in Ticino», si legge nel testo. «A titolo di esempio, portiamo all’attenzione del Lodevole Consiglio di Stato uno studio dell’Advanced Management Centre dell’USI (studio del 12.2.2015 condotto su mandato dell’Associazione Distributori Ticinesi sulla base di dati del 2013) in cui emerge che il gettito fiscale (imposta cantonale sull’utile) emesso dalla sola grande distribuzione è pari a circa 9,4 milioni di franchi, a fronte di un giro d’affari del commercio al dettaglio in Ticino pari a circa 4 miliardi e 430 milioni di franchi». Addirittura, «la sola Migros Ticino ha chiuso il 2015 con una cifra d’affari pari a 490,8 milioni di franchi». Dunque, alla luce di tutto ciò, i deputati chiedono: i «1. Considerato che il giro d’affari del commercio al dettaglio in Ticino, nel solo 2013, si attestava a circa 4 miliardi e 430 milioni di franchi, non ritiene il Consiglio di Stato opportuno richiedere alla grande distribuzione una ripartizione d’imposte più equa e proporzionale? 2. Quanti degli attuali impiegati nella grande distribuzione sono residenti in Ticino ? Qualè la tendenza degli ultimi 5 anni ? Dispongono di posteggi gratuiti sul posto di lavoro ? 3. Considerato il forte aumento del traffico veicolare generato in larga parte dai lavoratori frontalieri impiegati dalla grande distribuzione, così come gli stravolgimenti territoriali che hanno inciso in modo significativo sul paesaggio e la vita di migliaia di cittadini, il Consiglio di Stato ritiene siano stati messi in atto dei progetti concreti per ridurre il problema da parte della grande distribuzione? Se si, quali e con che risultati? 4. Ritiene il Consiglio di Stato che la qualità di vita sia peggioratanti comparti dove quotidianamente le strade sono paralizzate ? Quali sono stati gli effetti e quali i costi indotti? 5. Può il Consiglio di Stato stimare i costi generati dalla grande distribuzione al cittadino? Si pensi al semi svincolo di Mendrisio, oppure alla infrastrutture che servono i grandi centri».
Tags
consiglio
stato
distribuzione
consiglio stato
ticino
franchi
affari
milioni franchi
costi
paesaggio
© 2024 , All rights reserved