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17.06.2016 - 09:500
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

I turisti arabi scappano dal Ticino. «Siamo preoccupati»

Il presidente di Hotelleriesuisse Ticino Lorenzo Pianezzi ha dichiarato che diversi turisti arabi stanno disdicendo le vacanze a ridosso dell'entrata in vigore della legge sul burqa

BELLINZONA - I turisti arabi scappano dal Ticino? La legge sul burqa si prepara a entrare in vigore il prossimo primo luglio, si stanno istruendo le forze dell'ordine per come gestire eventuali "trasgressori", ma i primi effetti sul turismo pare si vedano già. Al Giornale del Popolo il presidente di Hotelleriesuisse Ticino Lorenzo Pianezzi ha detto che diverse persone provenienti dai paesi dove le donne portano il burqa stanno annullando le vacanze in Ticino. «Ora che la data si avvicina, siamo preoccupati», ammette. In parecchi di coloro che dovevano arrivare a ridosso di inizio luglio hanno disdetto. «Il settore turistico è già in un periodo di crisi e invece di essere aiutato, questa misura rischia di penalizzarlo ulteriormente». Passando alle cifre, nel 2013 i pernottamenti degli arabi sono stati 32 mila, l'anno successivo 40 mila e nel 2015 ben 45 mila. «Svizzera Turismo ha calcolato che ogni pernottamento arabo genera una cifra pari a 430 franchi a persona per notte, in totale quasi 19 milioni e mezzo di franchi solo in Ticino», ha aggiunto Pianezzi. Anche a Lugano ci si prepara a far applicare la legge. Il Municipale Michele Bertini ha confermato la volontà di far rispettare ciò che è stato votato dal popolo e dal legislatore, ma con «la dovuta sensibilità, evitando gli incidenti diplomatici ma cercando anche di non mettere in difficoltà gli operatori turistici».
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