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01.07.2016 - 09:140
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Il burqa ma non solo: da oggi la nuova legge è realtà

Il divieto di dissimulare il volto si applica anche per manifestazioni politiche o sportive, e attenzione a littering, accattonaggio, schiamazzi notturni, animali vaganti. Ecco cosa cambia da oggi

BELLINZONA - Burqa, ci siamo. Oggi, primo giorno di luglio, è entrata in vigore in Ticino la nuova legge sulla dissimulazione del volto in luogo pubblico. Per i più, la legge che vieta di portare il burqa o il niqab, ma in realtà le disposizioni non si limitano all'aspetto più conosciuto e discusso. La legge sull'ordine pubblico, che entra in vigore in contemporanea, tocca più ambiti, dal littering all'accattonaggio, e vietare di dissimulare il volto non significa soltanto impedire i simboli della cultura islamica, bensì non permettere, per esempio, di partecipare a manifestazioni politiche o sportive col volto coperto. Il fine ultimo? Il riconoscimento della persona, per motivi di sicurezza. A decidere le multe saranno i Municipi, mentre il Ministero Pubblico interverrà in caso gravi o di recidiva. Se l'imputato è minorenne, toccherà alla Magistratura dei minorenni. Per luogo pubblico, si intendono per esempio piazze e strade, o spazi che offrono servizi al pubblico come luoghi commerciali. Per chi copre il volto, sono previste multe da 100 a 1'000 franchi, il doppio per chi obbliga altre persone a coprirlo. L'accattonaggio sarà punito con multe da 100 a 300 franchi, lasciar vagare liberamente i propri animali potrebbe costare da 100 a 500 franchi. Per chi imbratterà i muri pubblici, si rischia una sanzione da 200 a 500 franchi, e sarà vietato anche disturbare la quiete pubblica. Chi lo fa sarà multato, da 100 a 300 franchi, ugual importo comminato a chi schiamazzerà di notte. Multe anche per chi pratica la prostituzione (da 200 a 500 franchi) o adesca (sempre da 200 a 500 franchi). Insomma, la questione relativa al burqa è una delle tante, seppur forse la più importante per i risvolti che porta con sé. La polizia ha fatto sapere che, almeno durante i primi mesi, si cercherà di far rispettare la legge usando soprattutto l'arma del convincimento. «Essendo una novità c’è evidentemente una componente educativa che avrà la precedenza Naturalmente se alla fase di sensibilizzazione non seguirà un adeguamento, subentreranno le sanzioni», concorda sul Corriere del Ticino il Consigliere di Stato Norman Gobbi, che sottolinea l'importanza della collaborazione fra le varie polizie, per evitare che alcuni comportamenti siano tollerati da qualche parte e puniti da un'altra, magari a poche centinaia di metri. Mette l'accento sulla possibilità di punire chi pratica littering e accattonaggio. Soprattutto nel secondo caso, «parliamo infatti di persone che spesso non hanno nemmeno il diritto di restare sul territorio e vanno riaccompagnate alla frontiera. Inoltre grazie a una speciale banca dati potranno essere schedati e bloccati più velocemente i soggetti recidivi». Precisa anche come per dissimulazione del volto non si intenda solo il burqa, ma anche coperture durante manifestazioni politiche o sportive. Il rischio di tensioni, però, arriva soprattutto dagli arabi. «Le persone che vivono nel nostro cantone e si coprono il viso con il niqab saranno toccate dalla nuova legge nella misura in cui la stessa mira soprattutto a integrarle nella società. Questi residenti andranno accompagnati con dei programmi, finalizzati alla comprensione e al rispetto dei nostri usi e costumi». Anche con i turisti, Gobbi è certo, che, «salvo provocazioni mirate o incomprensioni», non ci saranno problemi. Non sarà tollerato chi, come l'imprenditore Rachd Nekkaz, cercherà lo scontro: «a queste persone che cercano lo scontro occorre ricordare, che come per altre leggi, chi non rispetta le norme dovrà fare i conti con le conseguenze che ne discendono, le sanzioni».
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