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02.08.2016 - 18:120
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Boscolo, «al primo agosto siamo tutti uniti, seppur con valori diversi»

La GISO boicotta la festa nazionale? Lisa Boscolo spiega che «siamo solo contrari a discorsi di chiusura. Ho l'impressione che si faccia una gara a chi è più patriottico». E sulle naturalizzazioni più facili dice che...

BELLINZONA - I Giovani Socialisti boicottano il primo agosto? Nell'immaginario collettivo, sì, per loro no. Lo vivono, come ci spiega Lisa Boscolo, in modo diverso rispetto a discorsi percepiti come di chiusura.Come avete vissuto la giornata di ieri?«È una giornata simbolica, che la maggior parte delle persone pensa che noi socialisti vorremmo abolire, invece non è così. Anche noi festeggiamo, la ricordiamo e la celebriamo in modo diverso ad altre persone. Puntiamo su valori che la Svizzera ha ma vuole dissimulare, come la solidarietà, la libertà. Dobbiamo fermarci a riflettere che cosa la Svizzera ha fatto in questo periodo, e il primo agosto è un giorno adatto per farlo. Non ho la ricetta per dire come è giusto festeggiarlo, non lo sappiamo. Ognuno di noi lo ha passato a modo suo, da chi ha cucinato la grigliata con gli amici a chi è andato a Chiasso coi migranti. Io? Ero in colonia». Allora come mai però la GISO ha detto, tempo fa, di voler boicottare la festa?«Viene letto come un boicottare ma in realtà il nostro è un boicottare quel primo d'agosto festeggiato con simboli patriottici e di chiusura».Essere patriottici e esporre la bandiera è per forza sintomo di chiusura?«Io non sono contraria al patriottismo ma sono per un patriottismo costituzionale, per difendere la nostra costituzione, i nostri diritti di voto e di essere votati. Passa sempre il messaggio che siamo contrari alla festa, lo festeggiamo come tutti ma riflettendo su una Svizzera più aperta verso i migranti, i disagiati e le minoranze».Sei dunque a favore delle naturalizzazioni più facili proposte da Levrat?«Più facili non significa più efficaci e che si migliora la procedura, quindi non per forza sono favorevole». «L'UDC vi ha attaccato, Cattaneo in un certo senso ha detto che il PLR deve staccarsi dalla vostra ideologia: vi sentite sotto tiro?In realtà no, siamo tutti uniti in una giornata per celebrare la Svizzera. Ho come l'impressione che ci siano delle persone che vogliano dimostrare di essere più svizzere e patriottiche di altri, in un gioco di "io sono meglio di te, più patriota di te", e dato che noi socialisti siamo per una Svizzera diversa da quella dell'UDC veniamo attaccati, non capiti e visti come il nemico della patria». Infatti Marchesi ha affermato che i nemici della Svizzera sono al suo interno...«Non siamo inclini alla politica del capro espiatorio. Sappiamo tutti che il vero nemico è il capitalismo, di certo una politica di chiusura non aiuta a combatterlo».Che è quella che prevaleva nei discorsi. Voi socialisti vi troverete in difficoltà in questa Svizzera, condividi?«Effettivamente siamo abituati a essere attaccati, così come l'UDC può esserlo da noi. Avremo momenti difficili ma sono certa che al primo d'agosto siamo tutti uniti, seppur con ideali diversi».
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