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28.11.2016 - 11:380
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Meno uscite folcoristiche e più giovani: ecco il quarto atto di Ay

Massimiliano Ay è stato rieletto come segretario politico del Partito Comunista, ed è dunque al suo quarto mandato. Lucchini confermati vice-segretario

LUGANO - Si è conclusa domenica 27 novembre la due giorni del XXIII Congresso del Partito Comunista (PC), già Partito del Lavoro (PdL). L’evento si è svolto presso il Palazzo dei Congressi di Lugano, alla presenza di un centinaio di persone, tra cui vari ospiti esteri: erano presenti infatti importanti dirigenti politici da paesi come Italia, Croazia, Turchia, Corea, Laos e Marocco. Hanno inoltre inviato lettere di saluto anche l’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Svizzera, l’ex-ministro italiano Oliviero Diliberto e, dal Marocco il ministro Nabil Benabdallah. La prima sessione del Congresso ha visto Edoardo Cappelletti stilare un bilancio degli ultimi tre anni di attività ed è stata ribadita l’importanza di investire nella formazione politica e culturale dei giovani militanti anche attraverso la rivista marxista #PoliticaNuova diretta da Aris Della Fontana che entra nel suo quarto anno di pubblicazione. La relazione politica di Massimaliano Ay si è concentrata sulla necessità per il Partito di ribadire il metodo pragmatico e rigoroso del socialismo scientifico e rinunciare a uscite folcloristiche e “ribelliste” fini a se stesse. I delegati hanno discusso poi una risoluzione sui temi di attualità in cui si è ribadita la linea anti-europeista del Partito Comunista e la volontà di insistere nella cooperazione economica con i BRICS e l’area euroasiatica, il rilancio dell’apparato produttivo nazionale concentrandosi sull’alto valore aggiunto e una maggiore sovranità economica per non cedere ai diktat della Banca Centrale Europea. Il Congresso ha pure dato indicazione di voto favorevole all’iniziativa parlamentare che propone la creazione di un segretariato di stato ticinese per gli affari esteri e sui flussi migratori ha chiarito che i comunisti non sono un’organizzazione caritatevole e che nel gestire il fenomeno migratorio occorre distanziarsi dell’idealismo “no border” e adottare invece una prassi anti-imperialista. Dopo aver approvato una risoluzione presentata da Zeno Casella e Luca Robertini per impegnare di più i comunisti nell'ambito della scuola pubblica e del diritto allo studio, è stata discussa e approvata inoltre una risoluzione presentata dall’agronoma e consigliera comunale di Serravalle, Lea Ferrari, per inserire la sovranità alimentare nella Costituzione cantonale. Da sottolineare la rielezione del Segretario politico, il granconsigliere Massimiliano Ay, il quale è stato acclamato all'unanimità dai delegati. Alessandro Lucchini, consigliere comunale di Giubiasco, continuerà ad essere il vice-segretario del Partito. Questa è una premessa fondamentale per proseguire il lavoro di consolidamento e crescita del PC. Il nuovo Comitato del Partito sale da 15 a 20 quadri con una media di età inferiore ai 30 anni. Nell’organo “legislativo” del Partito risultano anche alcune “new entry”: l’agronoma Lea Ferrari, consigliera comunale a Serravalle e recentemente delegata al Congresso dell’Unione Sindacale Internazionale dei Lavoratori dell’Agricoltura; Zeno Casella, consigliere comunale di Carpisca e coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti; Amedeo Sartorio, consigliere comunale di Brione sopra Minusio; Giulio Micheli, laureato in storia; Gionata Genazzi, studente in informatica e Alberto Togni attualmente civilista e responsabile della recente campagna contro lo "Stato ficcanaso". Il segretario politico (che nel Partito Comunista equivale alla carica di presidente prevista in altre formazioni politiche) Massimiliano Ay dovrà ora formare la squadra di Direzione e proporla al Comitato Centrale.
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