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03.03.2017 - 12:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Fonio, "Argo 1, ecco i risultati della lentezza della politica".

Lo scorso giugno, il pipidino assieme a tre colleghi interrogò il Governo, chiedendo anche delle condizioni del personale delle agenzie di sicurezza. "Noi fuchi sindacalisti abbiamo qualcosa da dire, se ci ascoltassero..."

BELLINZONA - Se la politica fosse più rapida, casi come quelli della Argo 1 si potrebbero evitare più facilmente. Lo sostiene Giorgio Fonio in un post su Facebook. La lentezza della politica quando si parla di mondo del lavoro è rappresentata al meglio nella vicenda Argo 1. Lo scorso giugno insieme a Claudio Franscella e Nadia Ghisolfi, avevamo presentato un'interrogazione al Governo chiedendo di "Guardare sotto il coperchio delle agenzie di sicurezza", partita da una puntuale segnalazione del sindacato OCST". Una delle richieste era "che tra i criteri per l'assegnazione dei mandati pubblici fosse fatta "anche un'attenta valutazione delle condizioni effettive di lavoro del personale [..] per evitare modalità di lavoro inadeguate e fonti di precarietà". La risposta arrivò proprio sotto Natale, il 21 dicembre. E veniva detto che tutto era a posto. "Oggi in tanti si indignano. Candendo dalle nuvole auspicano maggiori controlli come se questa vicenda fosse apparsa dal nulla in un mondo del lavoro ticinese fatto di buoni propositi e condizioni impeccabili... In futuro un consiglio: provate ad ascoltare anche i fuchi sindacalisti, qualcosa di interessante da dire alla politica ce l'hanno. In questo caso per esempio avremmo risparmiato 9 mesi di tempo e qualche problema in meno ai lavoratori coinvolti...", si rammarica Fonio. È deciso a non inoltrare altre interrogazioni, "ma chi ci ha risposto alla prima potrebbe riprenderla in mano e rifare l'esercizio.
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