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15.03.2017 - 13:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Il PPD ritiene che "Beltraminelli si è assunto con trasparenza le proprie responsabilità" e vuole controlli a 360° sui mandati diretti

Si chiede l'istituzione di Commissione di controllo sulle commesse pubbliche a incarico diretto, oltre a un approfondimento nel Consuntivo 2016 sui mandati e una ditta che controlli la correttezza delle procedure pagate

BELLINZONA - Serve un maggior controllo sulle commesse pubbliche a incarico diretto, per evitare altri casi Argo 1. È quello che desidera il PPD, il quale tramite un'iniziativa parlamentare generica di Fiorenzo Dadò, Maurizio Agustoni e Fabio Bacchetta-Cattori chiede "trasparenza a 360° e finalmente dei controlli!". In un comunicato, il partito si esprime per la prima volta sull'intervento di Beltraminelli, "si è assunto con trasparenza le proprie responsabilità". Le vicende attuale hanno evidenziato "la necessità di una maggiore presa di responsabilità da parte del Gran Consiglio, al quale l’art. 57 cpv. 2 della Costituzione cantonale attribuisce l’alta vigilanza sul Consiglio di Stato". Sui casi specifici di Argo 1 e di permessopoli è prematuro, date le indagini in corso, fare commenti, ma Il tema dei mandati diretti, per le cifre in gioco e per gli interrogativi che suscita legittimamente nella popolazione", uscito prepotentemente alla ribalta, "merita per contro un adeguato approfondimento, affinché sia fatta la massima trasparenza". Il PPD chiede quindi tre provvedimenti. Per prima cosa, "l’istituzione di una Commissione di controllo sulle commesse pubbliche a incarico diretto, nella forma prevista dall’art. 26 della Legge sul Gran Consiglio e i rapporti sul Consiglio di Stato (LGC). La Commissione di controllo, alla quale dovrà essere delegata l’alta vigilanza su questo specifico tema, avrà il compito di verificare la legalità, la corretta formalizzazione e registrazione sulla base delle fatture pagate dei mandati diretti attribuiti dall’Amministrazione cantonale (art. 76 LGC), intervenendo laddove riscontrasse delle anomalie. La Commissione di controllo presenterà inoltre ogni anno un rapporto al Gran Consiglio e potrà avvalersi del Controllo cantonale delle finanze e se del caso anche di periti esterni. La Commissione di controllo, negli intenti del PPD, dovrà essere una commissione di vigilanza permanente, uno strumento agile, efficace e incisivo per combattere qualsiasi anomalia o abuso del sistema. Qualora riscontrasse un grave disfunzionamento potrà chiedere al Gran Consiglio di assumere celermente il ruolo di commissione d’inchiesta". In tal senso il Gruppo PPD+GG in Gran Consiglio inoltra oggi un'iniziativa parlamentare. Poi, il partito desidera che "il rapporto della Commissione della gestione e delle finanze sul Consuntivo 2016 dovrà contenere uno specifico approfondimento sul tema dei mandati diretti nell’Amministrazione cantonale, con una valutazione delle prassi adottate". Infine, per capire se il caso Argo 1 è isolato oppure no, "propone una verifica capillare a 360°, tramite mandato esterno ad una ditta di comprovata efficacia ed indipendenza, partendo dalle prestazioni fatturate, della correttezza delle procedure per le prestazioni pagate nell’ambito di mandati diretti concessi negli ultimi 5 anni dall’Amministrazione cantonale".
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