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16.03.2017 - 15:030
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Pronzini chiede attenzione alle collisioni di interesse? Il suo "bersaglio" è Dadò

Il deputato MPS ha scritto all’Ufficio Presidenziale del Gran Consiglio e al Presidente della Commissione della Gestione, chiedendo attenzione a chi farà parte della Sottocomissione (ma per il PPD...)

BELLINZONA - La Sottocommissione della Gestione, incaricata di far luce sul caso permessopoli, si occuperà anche di indagare su quanto successo riguardo la Argo 1. Matteo Pronzini ha inviato una lettera all’Ufficio Presidenziale del Gran Consiglio e al Presidente della Commissione della Gestione, chiedendo di analizzare "l’esistenza di eventuali possibili collisioni di interessi". Una collisione di interessi, riporta il deputato MPS, si ha nei seguenti casi: "Art. 50 1Un deputato non può prendere parte alla discussione e al voto su un oggetto se vi è collisione d’interessi. o    2La collisione d’interessi è presunta se l’oggetto riguarda personalmente il deputato, il coniuge, il partner registrato o il convivente o i loro figli, o un suo parente nei seguenti gradi: genitori e figli; fratello o sorella; zii e nipoti consanguinei; cognati, suoceri, genero o nuora. o    3È parimenti presunta, se l’oggetto concerne una persona giuridica di diritto privato, per gli amministratori e per coloro che in altro modo possono esercitarvi un potere determinante. o    4L’interesse di un ente di diritto pubblico non implica collisione di interessi per i membri dei suoi organi, salvo per il voto di scarico. o    5Non vi è obbligo di astensione nell’esame e nell’adozione di disegni di legge. o    6L’obbligo di astensione di cui al cpv. 1 si applica alla preparazione, alla discussione e al voto nel plenum del Gran Consiglio e durante le sedute dei suoi organi. o    7Il deputato tenuto all’obbligo di astensione deve lasciare la sala prima della discussione e del voto. o    8In caso di contestazione, decide l’Ufficio presidenziale". "Come risaputo l’articolo 50 della Legge sul Gran Consiglio regola i casi nei quali vi sia una collisione di interessi che coinvolge un deputato sia in plenum che nelle commissioni. Vi invito a volermi comunicare  se la Commissione della Gestione nel designare i membri di questa sottocommissione e nell’estendere successivamente  il mandato della stessa ha analizzato l’esistenza di eventuali possibili collisioni di interessi", si legge nel testo. È evidente che la missiva non è inviata a caso: ovvero, Pronzini non intende avvertire l’Ufficio Presidenziale del Gran Consiglio e il Presidente della Commissione della Gestione dei rischi di collisione senza pensare a qualcuno in particolare. Da noi contattato, ha ammesso di avere dubbi in merito a collisioni di interessi che coinvolgono il capogruppo e presidente del PPD Fiorenzo Dadò, "il quale ha ammesso in un'intervista al Corriere del Ticino che la sua compagna lavora per il Dipartimento Sanità e Socialità". Abbiamo interpellato Dadò, che ha preferito non replicare. Da notare però che della Sottocomissione non fa più parte il presidente del PPD, bensì, in rappresentanza dei popolari democratici, Fabio Bacchetta Cattori, per cui la polemica si spegne quasi ancor prima di nascere.
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