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20.03.2017 - 22:090
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Marchesi durissimo, "la sinistra lancia un messaggio gravissimo, chiedendo di non applicare le leggi. Con noi troveranno un muro"

Il presidente dell'UDC stronca senza mezzi termini il Comitato per una nuova politica migratoria svizzera. "Ma spesso interpretano le leggi per come fa comodo a loro. È una pagliacciata che svilisce le istituzioni

BELLINZONA - La sinistra si unisce nel Comitato per una nuova politica migratoria svizzera? Piero Marchesi, presidente dell'UDC, si scaglia contro il manifesto in dieci punti che vuole aprire le frontiere, combattere le espulsioni di cittadini stranieri anche se non hanno lavoro, insomma ammorbidire di parecchio la linea del Dipartimento delle Istituzioni. "Vogliono tradire il rispetto delle regole e delle leggi", commenta senza mezzi termini.

Il suo parere è molto duro...
"Chiedono di non fare più le espulsioni, di non applicare più quelle che sono le leggi, e questo è assolutamente grave. Se ci sono delle leggi vanno rispettate e io sono dell'avviso che il Ministro Norman Gobbi, col suo Dipartimento, lo stia facendo molto bene. Vedo decisioni, anche a livello comunale, molto ponderate, e in alcuni casi mi aspetterei delle scelte ancor più incisive. Questa dichiarazione da parte di tutta la sinistra è gravissima, mostra che per loro le regole vale solo quando conviene, sennò chiedono di applicarle con molto più apprezzamento, cercando di difendere i loro interessi. Rispedisco al mittente quella che è solo una pagliacciata, sono per il rispetto delle leggi e ritengo che Gobbi e il DI lo stiano facendo bene. Situazioni di questo tipo sviliscono le istituzioni, non stiamo giocando a scopa ma stiamo amministrando un Cantone dove ci sono delle leggi da rispettare".

Crede che agiranno in modo concreto oppure tutto si fermerà alla dichiarazione d'intenti in dieci punti?
"Quello che faranno lo sanno solo loro. Posso dire da subito che combatterò da subito questa proposta, vogliono la non applicazione delle leggi ed è gravissimo, seppur non nuovo alla sinistra. Spesso e volentieri vogliono interpretarle alla lettera quando hanno convenienza, mette in discussione tutto il discorso politico anche dei loro partiti. Ciò che faranno conta poco, da parte nostra troveranno un muro".

Può essere il primo passo verso una sinistra unita?
"La sinistra unita non c'è mai stata da nessuna parte... Non lo so, ma comunque secondo me il tema non è la sinistra unita o separata, bensì delle proposte che non stanno né in cielo né in terra, che vanno a proporre delle leggi ad personam ed è sbagliato. Hanno interessi grandi, delle associazioni che vivono di questo. Alcune hanno il mio rispetto perché lavorano bene, altre invece no perché fanno politica, cercando di influenzare le istituzioni per far sì che non applichino le leggi. Esse esistono, sono uguali per tutti, vanno rispettate e il DI lo sta facendo bene".

Forse è il momento peggiore, a livello politico cantonale, per attaccare il DI (vedi permessopoli), concorda?
"Sinceramente non capisco bene il momento e il motivo di queste esternazioni. Al di là dell'opportunità trovo gravissimo il messaggio che lanciano, da condannare".

Comunque, l'UDC si schiererà con Gobbi, alzando, come ha detto prima, un muro.
"Da parte nostra sicuramente sì. Se non piacciono le leggi facciano un'iniziativa popolare o parlamentare, e propongono di cambiarle. Così non fanno il bel gioco della politica".

Come pensa reagiranno PPD e PLR, i partiti di centro?
"Sono curioso anch'io di saperlo!"


Paola Bernasconi
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