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15.05.2017 - 20:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

"La Lega dei colonnelli senza esercito ma sempre in guerra rischia di trovarsi senza i due Consiglieri di Stato e 15 deputati"

Natalia Ferrara attacca il portale leghista, che invita gli elettori a non rieleggere chi è a favore della tassa sul sacco. "Ma in Ticino le persone non si fanno fare il lavaggio del cervello"

BELLINZONA – Se non devono votare più coloro che sono a favore della tassa sul sacco, agli elettori leghisti resterebbe poca scelta, dato che pezzi da novanta come Zali e Borradori sono per il sì, così come la maggior parte dei deputati in Gran Consiglio.

Lo fa notare in un’opinione pubblicata sul Corriere del Ticino la liberale Natalia Ferrara. “Pochi giorni fa, il Mattino online, ha invitato a ricordarsi che chi scrive – insieme ad altri – voterà a favore. Stando dunque alla testata leghista, gli elettori devono tenere presente questa mia pecca e, al prossimo appuntamento elettorale, non accordarmi la loro fiducia”, si legge nel testo.

“Mi chiedo cosa avranno pensato i lettori della testata di via Monte Boglia, dato che, come me, sostengono la cosiddetta tassa sul sacco anche l’ex consigliere di Stato Marco Borradori, come pure gli attuali ministri Zali e Gobbi, e ancora buona parte del gruppo parlamentare della Lega in Gran Consiglio, così come tanti amministratori comunali, sempre leghisti”, prosegue Ferrara.

“Se capisco bene l’intento del portale diretto da Boris Bignasca, il messaggio alle cittadine e ai cittadini ticinesi, è di non più votare i politici che, come me, sono a favore della tassa sul sacco. Se così fosse, nel 2019, il Governo si troverebbe senza consiglieri di Stato leghisti e lo stesso erede Bignasca rimarrebbe presto solo in Parlamento, dato che ben 15 deputate e deputati del suo gruppo sono oggi su questa posizione e potrebbero, domani, essere nuovamente su altri fronti rispetto alla volontà dei cosiddetti colonnelli; colonnelli che, ad onore del vero, non si sa bene né da chi siano stati arruolati né chi davvero sia disposto a sottomettersi ai loro ordini”, analizza la situazione interna alla Lega, per poi concludere (dopo aver parlato della tassa sul sacco)” se ne faccia una ragione il Mattino – e pure una parte della Lega – in Ticino le persone sono ancora libere e non si fanno fare il lavaggio del cervello da nessuno, tantomeno da colonelli senza esercito eppure sempre in guerra. Anche contro le loro stesse truppe”.
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