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07.06.2017 - 15:050
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

L'amarezza di Marchesi, "quello ticinese è un Governo debole, molto molto debole"

"Il casellario è una misura che dovrebbe essere neppure in discussione", commenta il presidente dell'ZDC. "Naturalmente ci si è piegati di nuovo. E ora cosa inventeranno per non firmare?"

BELLINZONA - Una decisione inaspettata, quella della maggoranza del Governo ticinese, di togliere l'obbligo di presentare il casellario giudiziario per la concessione o il rinnovo di permessi B o G, che ha avuto la forza dirompente di un terremoto politico.

Dopo Norman Gobbi, furibondo per essere stato messo in minoranza assieme al collega Claudio Zali, ha detto la sua anche il presidente dell'UDC Piero Marchesi, ancor più duro del Ministro.

"Il Governo ticinese interrompe una procedura che ha permesso di conoscere, anche penalmente, chi vuole vivere in Ticino. Una misura che non dovrebbe essere neppure in discussione perché fa parte dei controlli minimi che uno Stato deve attuare per garantire la sicurezza interna del Paese", inizia il suo post su Facebook.

"Ovviamente il Governo ticinese (o la sua maggioranza) si è piegato, ancora una volta, di fronte alle pressioni di Berna e di Roma, per una promessa di firma dell'accordo Fiscale con l'Italia che avrebbe potuto e dovuto essere firmato da tempo dallo Stato italiano".

Non è nemmeno sicuro che ora la firma avverrà, "cosa si inventeranno per non firmare?", ma la sua conclusione è amara: "il nostro ticinese é un Governo debole, molto molto debole".
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